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Perquisizione all'ideatore dei cortei No Green pass (che distribuiva anche certificati falsi)

Era diventato un punto di riferimento delle chat sui social in cui si organizzavano i raduni del sabato.

Perquisizione all'ideatore dei cortei No Green pass (che distribuiva anche certificati falsi)
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Era l'ideatore e l'organizzatore dei cortei No Green pass di Milano. E per non farsi mancare nulla distribuiva anche certificati verdi fasulli. La Polizia ha eseguito una perquisizione nei confronti di un 28enne di Milano,   indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico.

Perquisito l'ideatore dei cortei No Green pass

Come racconta Prima Milano, il giovane, già denunciato per aver preso parte a iniziative No Green Pass non preavvisate, dallo scorso settembre è stato sottoposto dal Questore di Milano a Daspo Urbano e non ha più partecipato alle manifestazioni del sabato.

La sua figura ha dal principio assunto rilievo strategico nella campagna di protesta contro le misure di contenimento della pandemia quale amministratore della chat Telegram "No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano" e del gruppo Facebook "No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2" - a cui sono iscritti 32.000 utenti. Attraverso un ingannevole uso dei social, il 19enne, dalla scorsa estate, si è posto come fondamentale punto di riferimento per i No vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da piazza Fontana il sabato pomeriggio.

L'attività social

La martellante campagna mediatica è continuata attraverso messaggi motivazionali tesi a mantenere viva la protesta del sabato (come noto, mai preavvisata come normativamente previsto) nonché promuovere, organizzare e pubblicizzare nuovi momenti di aggregazione, quali i presidi del martedì e giovedì sera in piazza Fontana. In particolare, la sera del 20 novembre 2021, anche per contrastare un sentimento negativo emerso dai social sull'incapacità dei manifestanti di far partire il corteo, ha enfaticamente promosso una mobilitazione nazionale per il prossimo sabato 27 in piazza Duomo, evidenziando che vi avrebbe preso parte un milione di persone ed esortando i partecipanti a portare e accendere torce da stadio

L'invio dei falsi Green pass

Sempre martedì 23 novembre, inoltre, ha diffuso alcuni post in cui ha iniziato a promuovere una manifestazione internazionale, sempre contro l'obbligo del passaporto sanitario, da tenersi a Ginevra (Svizzera) il prossimo 31 dicembre. Nel corso di una prima analisi da parte della polizia del telefono utilizzato, è emerso come il giovane abbia inviato, via Telegram, file contenenti 1.000 certificati, intestati ad altrettanti soggetti, su cui sono in corso accertamenti per rintracciarne l'origine. L'uomo ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. Per tale motivo, è stato denunciato anche per il reato di ricettazione, unitamente ad altri due soggetti, individuati tra i destinatari dei file contenenti i Green Pass, e sottoposti a perquisizione e sequestro dei device.

Nel corso della perquisizione del 19enne, sono stati anche sequestrati un'accetta e un coltello "survivor", rinvenuti all'interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. Infine, sono stati cautelativamente ritirate dalla Questura due armi, regolarmente denunciate dal giovane, titolare di licenza di porto d'armi a uso sportivo.

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