Leini

La droga e i Sette Nani così nascondeva la piantagione

I carabinieri hanno poi smascherato un giovane che addestrava il cane con il guinzaglio elettrico.

La droga e i Sette Nani così nascondeva la piantagione
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La droga e i Sette Nani del giardino per occultare la piantagione di marijuana.

La droga e i Sette Nani

Nel giardino, in ampi vasi, accanto alle statuette dei Sette Nani, aveva una piccola piantagione di piante di marijuana. Per rifornire anche la piazza di Leini, si era creato una coltivazione casalinga. Con le foglie seccate, preparava le dosi da smerciare ai ragazzi leinicesi e mappanesi. A scoprire il traffico di stupefacenti sono stati i carabinieri della locale stazione che sono riusciti a risalire al produttore della droga che veniva smerciata in città e non solo.

Scoperto

A finire in manette è stato un meccanico trentenne di Piobesi. Nella sua abitazione i militari dell’arma hanno trovato una piccola serra artigianale con alcune piante di marijuana poste a dimora all’interno di vasi in plastica e la relativa attrezzatura per lo smercio e la coltivazione (in particolare luci per la fase vegetativa della crescita delle piante). L’operaio pensava, vista la distanza da Leini, di poter spacciare la droga senza essere scoperto. L’attività investigativa dei militi locali ha, invece, fatto emergere il traffico.

Una denuncia

Sempre i carabinieri di Leini, negli scorsi giorni, hanno anche scoperto l’utilizzo di uno collare elettronico con vibrazioni e scariche elettriche, usato per l’addestramento di cani. A indossarlo era un bellissimo schnauzer gigante (cane di origine tedesca regolarmente registrato all’anagrafe canina Piemonte) di proprietà di un 45enne di Mappano.

Led accesi

La segnalazione è arrivata alla caserma dopo che qualcuno, appassionato di animali, si è accorto dell’accendersi e dello spegnersi dei led dello strumento posto sul collo del cane. I militi sono intervenuti in collaborazione con la polizia municipale di Mappano e gli addetti del Servizio veterinario dell’Asl To4. Quest’ultimi, a parte il dog remote trainer collar (di produzione estera), hanno trovato l’animale in ottime condizioni e senza apparenti segni di lesioni o elementi che potessero far presumere che avesse subito crudeltà. L’uomo, che aveva anche il telecomando da azionare a distanza, è stato denunciato per maltrattamenti mentre lo schnauzer gigante è stato affidato all’associazione Oasi dell’Animale di Settimo.

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