ronco canavese

La montagna torna a vivere, Loris e Alessia hanno avviato una nuova Azienda Agricola a Ronco

Con due mucche e 17 capre riprendono le vecchie tradizioni della Valle Soana.

La montagna torna a vivere, Loris e Alessia hanno avviato una nuova Azienda Agricola a Ronco
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La montagna torna a vivere, Loris e Alessia hanno avviato una nuova Azienda Agricola a Ronco.

La montagna torna a vivere

La loro storia ha ispirato perfino un carro del Carnevale di Ronco, "Agricola Fosatina". Non si tratta di una favola, anche se ne avrebbe tutte le caratteristiche, ma di una bellissima realtà che ha preso vita da qualche mese a Forzo, nel territorio del Comune di Ronco, nel cuore profondo della Valle Soana. Qui, grazie all'entusiasmo di due giovani, Loris Lonati e Alessia Bosetto, è nata l'Azienda Agricola Le Vallesane del Monveso, che ha riportato dopo tanti anni le mucche stanziali in valle, in una bella stalla dove "soggiorneranno" tutto l'anno e non solo durante la stagione estiva.

Le Vallesane

Due mucche, Soana e Arolla, sono, però, solo l'ultimo acquisto di questa piccola azienda di allevamento, che prende il nome proprio dalla razza di capre da cui è partita l'attività, le Vallesane, "scoperte" dai titolari durante un viaggio a Zermatt e battezzate con i nomi delle più belle vette delle montagne locali. All'inizio erano tre o quattro, ora, dopo la nascita delle nuove caprette, che saltano felici sui prati di Forzo, sono diventate ben 17. E poi ci sono le oche, le galline e tanta passione, nonostante i sacrifici e la quotidiana fatica che questo antico mestiere comporta.

Il racconto di Alessia e Loris

«La montagna è la nostra grande passione - racconta Alessia - e provavamo tristezza nel vedere tante stalle abbandonate. Così abbiamo deciso di provare a riprendere le tradizioni dei nostri nonni. C'è stata una generazione di mezzo che ha privilegiato la scelta della vita in città e della comodità, ora ci siamo noi che torniamo alle origini. Certamente non è una scelta facile. Le difficoltà sono tante: mancano i servizi, il fieno va portato a spalla e la neve è da spalare, ma noi vogliamo provarci!». L'impresa è nata a inizio anno, proprio nel giorno di Sant'Antonio abate, protettore degli allevatori e santo patrono di Forzo, dall'amore di questi due giovani per la propria terra e per gli animali. «L'attaccamento al territorio, alle tradizioni, alle nostre montagne sono la base di quello che è un progetto rivolto verso un futuro altamente sostenibile - affermano Loris e Alessia nella presentazione della loro attività - che crede nell'integrazione dell'uomo con l'ambiente che lo circonda, che crede nella sua valle e che è consapevole delle bellezze e delle qualità che questo territorio può offrire ai suoi abitanti e ai suoi ospiti. La valle Soana, un passo alla volta, splenderà ogni giorno di più, grazie anche alla forte convinzione di tutti coloro che la amano. Possiamo solo augurare a noi stessi che questo sia solo l'inizio».

Ripartenza

Per la valle Soana si tratta di un segnale importante di ripartenza e di speranza in un futuro diverso. Un'inversione di rotta, dopo anni di spopolamento e fuga dalla montagna, che ora, nonostante le difficoltà, torna a essere viva e attrattiva anche per i giovani. A Forzo questo sogno è già realtà.

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