indagini in corso

Vandali danneggiano l'auditorium della Manifattura di Cuorgnè

Sono in corso le indagini della Polizia Locale e dei Carabinieri della Stazione di Cuorgnè.

Vandali danneggiano l'auditorium della Manifattura di Cuorgnè
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Vandali danneggiano l'auditorium della Manifattura di Cuorgnè, sono in corso le indagini della Polizia Locale e dei Carabinieri della Stazione di Cuorgnè.

Vandali danneggiano l'auditorium della Manifattura di Cuorgnè

Sono in corso le indagini della Polizia Locale e dei Carabinieri della Stazione di Cuorgnè relative agli atti vandalici che hanno gravemente danneggiato l'auditorium della Manifattura lo scorso 1° marzo.

L’amministrazione ha subito denunciato l’accaduto e le forze dell’ordine hanno fatto i sopralluoghi ed i rilievi del caso, visionando anche le riprese della rete di video sorveglianza attiva in città.

Bivaccano e svuotano estintori

Ignoti per ora, i vandali hanno forzato le porte d’ingresso e sono entrati nella Manifattura. Hanno bivaccato nel foyer dell’auditorium lasciando resti di cibo e tracce ovunque; hanno svuotato tutti gli estintori presenti all’interno dell’auditorium danneggiando con la polvere tutti gli arredi e gli impianti.

Il tutto è avvenuto nel periodo delle vacanze scolastiche di Carnevale: è possibile che qualcuno abbia notato i colpevoli ricoperti di polvere estinguente che tra l’altro può essere estremamente irritante per le vie respiratorie.

Il commento del Sindaco Giovanna Cresto

“Questi delinquenti hanno danneggiato un bene pubblico sottraendolo alla fruizione di tutti e dovremo impiegare delle somme ingenti per asportare da impianti e arredi tutta la polvere. L’auditorium è uno degli spazi di aggregazione più rappresentativo di Cuorgnè e ce ne siamo dovuti privare temporaneamente. Abbiamo previsto nuove misure antieffrazione ed aumenteremo l’area video sorvegliata, ma questi episodi lasciano l’amaro in bocca specie quando con tanti cittadini ci si impegna a creare una città più vivibile e sicura. In accordo con i Carabinieri si è deciso di non diffondere subito la notizia, per non compromettere le indagini”.

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