Dal Pnrr 1,5 milioni per il social housing
Il progetto sarà integrato da interventi sociali a cura del CISSAC per garantire l’inclusione sociale
Dal Pnrr 1,5 milioni per il social housing. Obbiettivo dell’Amministrazione è quello di recuperare il fabbricato «Via Giulio 23» e destinarlo a famiglie in difficoltà.
Dal Pnrr 1,5 milioni per il social housing
Il PNRR, nell’ambito del Bando Interventi integrati di rigenerazione urbana Missione 5 Infrastrutture sociali, famiglie, Comunità e terzo settore, la Commissione Tecnica della Città Metropolitana di Torino per la Zona omogenea 8, ha ammesso a finanziamento il progetto dei Comuni di Strambino e San Giorgio Canavese per un importo complessivo di 1.500.000 euro per la rifunzionalizzazione di strutture comunali da destinare a social housing, strutture di comunità per il bacino di utenza del C.I.S.S-A.C. (Consorzio Intercomunale Servizi Socio-Assistenziali Caluso).
Le parole del sindaco Zanusso
«L’esigenza primaria di questa Amministrazione nell’individuare il sito abbandonato del Comune di San Giorgio come nodo di un potenziale progetto integrato di rigenerazione urbana è maturato in seguito ad una serie approfondita di intuizioni che hanno portato all’idea di recuperare il fabbricato denominato “Via Giulio 23”, al fine di inizializzare un processo di Social Housing che possa avere una importante ricaduta su un territorio più ampio, anche condiviso con le strutture sociali ad oggi operative a livello intercomunale – spiega il sindaco Andrea Zanusso - progetto sarà integrato da interventi sociali a cura del CISSAC finalizzati a garantire l’autonomia e la piena inclusione socio-lavorativa e abitativa della persona e dell’intero nucleo familiare ospitato, promuovere la partecipazione e responsabilizzazione degli inquilini nell’organizzazione della vita comunitaria e della cura degli spazi, sperimentare forme di abitare condiviso e collaborativo fondate sulla valorizzazione dei rapporti umani e del mutuo aiuto».
Crisi sociale
La Housing Exclusion, cioè l’essere privi di una casa, o meglio di una casa dignitosa, è l’evidenza palese dello stato di povertà e di esclusione sociale nella nostra società. «La casa ha un ruolo fondamentale nel raggiungimento del benessere individuale e familiare delle persone – sottolinea il sindaco Zanusso - poiché è l’ambito nel quale trova risposta un’ampia gamma di bisogni primari di tipo economico e simbolico e attorno al quale vengono intessute azioni e relazioni sociali strutturate. L’emergenza casa coinvolge un gruppo eterogeneo e trasversale: pensionati, immigrati, rifugiati, lavoratori temporanei, giovani con un reddito troppo alto per accedere all'edilizia pubblica e troppo basso per affrontare la spesa dell'affitto o del mutuo su libero mercato. Il recupero del fabbricato che versa in stato di abbandono, è alla base di un progetto più ampio di fabbisogno della collettività di reperimento di unità immobiliari di edilizia popolare pubblica che concorrerebbe alla
risoluzione dell’emergenza abitativa per le persone fragili».