Castellamonte

Mai più sott'acqua ecco 4.5 milioni di euro

In meno di due anni verrà realizzato un canale scolmatore per mettere in sicurezza la città

Mai più sott'acqua ecco 4.5 milioni di euro
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Mai più sott'acqua ecco 4.5 milioni di euro

Mai più sott'acqua

C’è anche il progetto definitivo per i lavori di realizzazione del canale scolmatore del Rio San Pietro che Castellamonte aspetta da più di dieci anni. Da quando cioè nel luglio 2011 a seguito di un evento piovoso di forte intensità si era verificata l’esondazione del Rio San Pietro con allagamenti diffusi nell’area urbana che avevano provocato svariati danni a infrastrutture pubbliche e private. Da lì, l’esigenza di cercare di prevenire che Castellamonte andasse nuovamente “sott’acqua” con un’opera idraulica in grado di captare l’acqua dal Rio e indirizzarla (con condotte forzate nel sottosuolo e quindi senza consumo di terreno agricolo) verso il torrente Orco.

Il conto economico

Progetto per il quale l’Amministrazione di Castellamonte ha ottenuto la disponibilità economica complessiva per la realizzazione dell’intervento secondo un atto di indirizzo datato 2019. La copertura economica è arrivata prima attraverso un decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, che in data 23 febbraio 2021 beneficiava Castellamonte di € 2.500.000 da sommare ad altri 2.000.000 di euro già concessi nel 2019 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare e pertanto per complessivi € 4.500.000 permettendo pertanto di procedere alla revisione del progetto preliminare da sottoporre alla fase di verifica della procedura di “via”. Oggi, si è arrivati all’approvazione del progetto definitivo redatto dallo Studio Tecnico Associato Hydrogeos di Loranzè per un importo complessivo, appunto, di 4.500.000 euro. Opera, tra l’altro, per la cui realizzazione è prevista nello strumento urbanistico generale il vincolo preordinato all'esproprio, che inciderà per 10,989 euro come si legge nel progetto; a tanto ammonta il valore dei terreni che verranno espropriati.

Due anni di lavori

A fine 2021, poi, il controllo di verifica e validazione del progetto esecutivo dei lavori è stato affidato all’ingegnere Marco Succio dello Studio tecnico di Bosconero che ha formulato osservazioni e integrazioni poi recepite, passo propedeutico per l’approvazione definitiva. Dall’apertura del cantiere, poi serviranno 20 mesi di lavoro, ma il sindaco Pasquale Mazza auspica anche meno.

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