Mezzo milione di penali a Gtt per i disservizi
Ad aprile saltate più di 500 corse.
L’Agenzia Mobilità Piemontese ha avviato la procedura di contestazione del servizio di trasporto pubblico locale, avvenuti nel territorio del Comune e della Conurbazione di Ivrea nel corso del mese di aprile.
Mezzo milione di penali a Gtt per i disservizi
La comunicazione è stata trasmessa a Extra.To, Gtt e Vita. Si tratta di ben 525 corse non effettuate su quelle previste a Programma di esercizio per il solo mese di aprile. «Alla luce di tale rilevazione e tenuto conto del periodo emergenziale relativo alla pandemia di Covid-19 che è terminato il 31 marzo 2022, la mancata effettuazione di tale quantità di corse costituisce violazione agli obblighi di servizio ai sensi dell’articolo 20.3 del Contratto che regola i servizi di Tpl nella Conurbazione di Ivrea - spiegano in una nota stampa diramata ieri (martedì 21 giugno) da Palazzo civico - Di conseguenza verrà applicata una sanzione (da 500 a 10.000 euro ogni cancellazione) che, data la ricorrenza del disagio provocato, è stata quantificata in 1.000 euro ad evento per un importo complessivo pari a 525.000 euro, che verranno detratti dai prossimi pagamenti».
Il commento dell'assessore regionale Gabusi
Attivata tale procedura, la società affidataria, avrà 30 giorni per le eventuali rimostranze ad Agenzia per la mobilità per quanto contestato. «Sono partiti finalmente i primi segnali concreti, mesi fa, esasperati dai disservizi, scrissi direttamente all'assessore regionale ai trasporti per sollevare il tema, chiedendo di intervenire sul vettore - ha dichiarato l’assessore alla Mobilità Giuliano Balzola - lo stesso Gabusi ci comunicò che aveva dato mandato all’Agenzia della Mobilità di computare le penali che non potevano imputare, come disposto dai vari Dpcm sino alla fine dello stato di emergenza terminato il 31 marzo». E l’assessore taglia corto: «Auspico che questo riesca finalmente a far capire al concessionario che la tolleranza sui disservizi arrecati alla conurbazione di Ivrea è terminata del tutto, e che il fine ultimo è sempre stato e resta la corretta erogazione del servizio».