30 anni e non sentirli, la Piola di Borgiallo ha festeggiato il compleanno
Valter e Monica arrivarono in paese per cercare casa e aprirono anche uno spazio per fare musica diventato «corner sociale».
30 anni e non sentirli la Piola di Borgiallo ha festeggiato il compleanno. Valter e Monica arrivarono in paese per cercare casa e aprirono anche uno spazio per fare musica diventato «corner sociale»
I 30 anni della Piola
Era il 25 luglio 1992 e a Borgiallo per la prima volta Valter e Monica aprivano le porte del loro locale e servivano le prime birre, i primi drink in quello che sarebbe diventato una vera e propria istituzione del Canavese, un ritrovo per generazioni di ragazzi e non solo. Trent’anni fa si inaugurava la Piola. Musica, tanta musica, risate, birre, dei panini che sono nel mito del territorio, un ambiente conviviale, tranquillo e allo stesso tempo goliardico sono probabilmente il segreto che ha reso celebre la Piola che lunedì ha celebrato il suo compleanno proprio rimanendo fedele a se stessa. «Abbiamo aperto quasi per caso – racconta Valter Lucco Castello, mitico titolare del locale – Io e mia moglie Monica eravamo venuti a Borgiallo per cercare una casa, poi la proprietaria di quella che all’epoca era una trattoria ci ha detto che stava chiudendo la sua attività e se volevamo avremmo potuto rilevarla. Io avevo 30 anni, mia moglie 25, abbiamo cominciato a fantasticare su come sarebbe potuta diventare e abbiamo deciso di buttarci in questa avventura. Ne io ne lei avevamo mai servito da dietro il bancone di un bar ma alla fine ha funzionato. Poi da due siamo diventati tre soci e ora con noi c’è anche Roberta, insieme andiamo alla grande».
"La Piola"
E poi come è diventata “la Piola”? «Ci piaceva la musica e abbiamo iniziato a far suonare i gruppi dal vivo, in trent’anni abbiamo ospitato più di 800 concerti. Hanno suonato da noi artisti locali ma anche stranieri, fra tutti ricordo con piacere Phil Guy, fratello minore di Buddy, chitarrista di Eric Clapton, oppure John Primer. Quando abbiamo iniziato a portare la musica dal vivo il blues piaceva solo a me – ride – e qualche volta mi regalavo una serata, poi questo genere ha iniziato ad appassionare anche i ragazzi e così e nato il Borgiallo Blues Festival». E quale miglior modo se non il blues per festeggiare i 30 anni… «Lunedì sera abbiamo fatto una grande festa durante la quale abbiamo invitato a suonare Don Diego, musicista eporediese di origine siciliana con il quale organizziamo le serate da qualche anno a questa parte. E’ venuto a trovarci anche Johnson Righeira e insieme hanno fatto ballare tutti con “L’estate sta finendo”. E’ stato un vero successo».
Un po' di riposo
Questo compleanno arriva dopo due anni difficili, come li avete gestiti? «A livello economico sono stati pesanti ma se devo essere sincero i mesi di lockdown sono serviti per riposarmi, ero davvero stanco e la pausa forzata mi ha rigenerato da questo punto di vista, ora siamo più carichi che mai».