Elezioni politiche le proposte dell'Uncem per la montagna
Ecco i cinque i punti elaborati
Elezioni politiche le proposte dell'Uncem per la montagna.
Elezioni politiche
Per le prossime elezioni politiche l'Uncem ha presentato alcune proposte per la montagna. La Legislatura che prenderà il via con le elezioni politiche del 25 settembre 2022 dovrà avere una specifica attenzione per i territori, per le aree interne, per le comunità montane. Le comunità dei territori sono il fulcro di una nuova economia, che renda la transizione ecologica desiderabile e concreta. Sono il fulcro di innovazione che genera e rigenera le comunità. Per ridurre sperequazioni e disuguaglianze sociali. “Camminare insieme” è il cuore dell’azione politica per territori montani “in dialogo”.
Gli enti locali
Gli Enti locali – che Uncem rappresenta da 70 anni, grazie all’impegno costante delle Delegazioni regionali – sono strumenti decisivi per l’erogazione dei servizi, per la creazione di opportunità di sviluppo socio-economico, per l’innovazione e per la riduzione di divari. Le sfide del futuro le vincono i Comuni, insieme. Grandi e piccoli Comuni in dialogo, valli più forti e coese, Unioni montane e Comunità montane da rafforzare nel loro impegno per superare fragilità e debolezze.
La situazione attuale
Uncem ha ben presente i risultati raggiunti nella legislatura che si conclude, segnata da pandemia, crisi economica, crisi ecologica e crisi energetica, resa più dura dalla guerra alle porte dell’Europa. Abbiamo urgenza di un lavoro attento – fatto anche di stimoli e proposte verso il Parlamento e il Governo che provengono dalla nostra Associazione – che coinvolga con più radicalità tutti i Partiti politici, i Gruppi parlamentari, singoli Deputati e Senatori, tutto il Consiglio dei Ministri.
I cinque punti
1. Una Politica che promuova il diritto al lavoro e la sua qualità, assicuri la parità dei servizi,
realizzi un significativo riequilibrio dei redditi a favore delle aree montane;
2. Una Politica di promozione e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, fondata sulla
ricerca di un’elevata qualità della vita, vincendo le sfide della crisi ecologica ed energetica, puntando
sulla green economy chiave per le comunità del presente e del futuro, superando sperequazioni e
rendendo desiderabile ed efficace una nuova economica circolare e sostenibile;
3. Una Democrazia sostanziale e partecipata, in cui le scelte siano libere, in cui sia reale la
possibilità della rappresentanza di tutte le aree del territorio piemontese e in cui l’azione politica sia
un servizio reso alla collettività;
4. Una Società che, valorizzando la propria identità storica, accolga tutte le differenze e
promuova una cultura plurale che non si riduca al solo attuale modello urbano-centrico;
5. Un’Economia dinamica e solida che sappia valorizzare e promuovere l’iniziativa e lo spirito
d’impresa delle realtà montane attraverso una diversificazione legislativa che tenga in
considerazione l’alterità delle aree montane e interne del Paese, Alpi e Appennini.