Arriva la condanna definitiva per l’ex sindaco Mascheroni
Respinto il ricorso per il processo asfalti.
La Cassazione ha confermato la sentenza contro l’ex sindaco di Castellamonte, Paolo Mascheroni, e l'ex capo dell'ufficio tecnico comunale, Aldo Maggiotti. Gli otto mesi per falso ideologico disposta dalla Corte d'Appello di Torino nel dicembre 2020 sono stati confermati visto che la Suprema corte ha respinto il ricorso presentato dai loro legali.
Arriva la condanna definitiva per l’ex sindaco Mascheroni
Tutto ruota attorno ad una gara d’appalto bandita per delle opere di asfaltatura (eseguiti poi fra il 2013 e il 2014) che interessavano alcune vie del centro di Castellamonte (via Montebello, via Rantano, via Masero e canton Talentino). Opere dal costo complessivo di 88mila euro. Le accuse a carico degli imputati sono quelle di aver bandito la gara solamente a lavori già realizzati: «ai ricorrenti è contestato di avere falsamente dichiarato attraverso la redazione e sottoscrizione della relazione tecnica, del computo metrico estimativo e del verbale di Delibera di Giunta Comunale del n.191 del 28 novembre 2014, che alcune strade principali del Comune avevano necessità di essere riparate con interventi di ripristino, laddove i lavori di riparazione erano già stati eseguiti» si legge nella sentenza. Il castello difensivo presentato dalla difesa si basava sull’inutilizzabilità del verbale delle dichiarazioni rese da Savoia Carlevato Maurilio (titolare dell’impresa che eseguì i lavori) per le «sommarie informazioni rese in fase di indagine», secondo i legali «Non vi è alcuna prova che i ricorrenti fossero consapevoli dello stato delle strade in relazione alle quali avevano deliberato la esecuzione dei lavori».
Ma la Corte di Cassazione ha stabilito che «I ricorsi sono inammissibili in quanto in parte generici e in parte manifestamente infondati».