A Ciriè in 280 percepiscono il reddito di cittadinanza, 85 possono partecipare ai «Puc»
Dei progetti utili alla collettività, seguiti da Comune, Cis e Centro per l’Impiego, se ne è discusso in assemblea pubblica.
A Ciriè in 280 percepiscono il reddito di cittadinanza, 85 possono partecipare ai «Puc».
In 280 percepiscono il reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza: su 280 percettori solo 85 sono in grado di partecipare ad attività di restituzione alla comunità. La questione è stata sollevata giovedì 29 settembre, durante il consiglio, dall'esponente pentastellato Franco Silvestro: «Desidero conoscere il numero dei percettori del reddito di cittadinanza e sono stati predisposti dei Progetti Utili alla Collettività? In seguito alle elezioni politiche, attendiamo gli sviluppi futuri ma per è ancora in vigore il progetto che prevede una “restituzione” alla cittadinanza a fronte di un beneficio statale concesso».
L'assessore Fabrizio Fossati
Ha risposto l'assessore Fabrizio Fossati: «Nel corso del 2019 si sono svolti degli incontri con il Cis e il centro per l' impiego. A dicembre ci siamo registrati sulla piattaforma Gepi. Quindi c'è stata la pandemia e per ben due volte, nel 2020, il governo ha sospeso qualsiasi tipo d'attività. La campagna vaccinale messa in piedi nel 2021 ci ha portati a impiegare 16 beneficiari per aiutare a compilare modulistica. Adesso, insieme alle associazioni del terzo settore, pubblicheremo degli avvisi per la partenza dei Puc in tutti i 39 Comuni del Consorzio. Inoltre stiamo valutando delle iniziative cittadine in ambiti precisi. I beneficiari sono 164 iscritti al Collocamento, mentre 117 sono a carico del Cis. A oggi solo 15 enti pubblici su 39 hanno attivato i Puc. Nel 2019 i beneficiari erano 280, ma solo 85 persone avevano i requisiti per prendere parte ai progetti».
L'analisi della minoranza
Ha osservato il consigliere del centro-destra Davide D’Agostino: «Di questi 280 beneficiari, solo 80 sono reinseribili nel mondo del lavoro? Ho capito bene? Ci sono persone ricollocate?». Ha replicato l'assessore Andrea Sala : «Il reddito di cittadinanza è diviso in due parti: ci sono le persone inserite per l'inclusione e quelle per cui è in piedi il patto per il lavoro. Ben 164 ciriacesi sono in carico al Centro per L’Impiego e nel nostro bacino territoriale, ne contiamo circa un migliaio. Di competenza del Cis sono 117. Ognuno è stato sottoposto a un colloquio ed è stata creato un profilo individuale. E' significativo che solo 15 su 39 hanno realizzato i Puc, rispecchiando l’andamento nazionale. Non tutti i beneficiari avviano dei percorsi di restituzione per invalidità, presenza di minori e altri motivi». Ha incalzato Silvestro: «Non mi è chiaro il rapporto che c’è tra Comune e Cis. I Puc dovrebbero essere progettati dal Comune. Il Cis come coordina la restituzione con i Puc?». Ha replicato Fossati: «Il Cis ha messo altri strumenti in campo». D'agostino è invece giunto alla conclusione che: «Dei 281 la metà può essere integrato nel tessuto occupazionale mentre i restanti sono persone con disagi sociali. Ci si dovrà concentrare su coloro che possono lavorare».