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Pronto soccorso di Cuorgnè, soddisfazione del territorio per la riapertura, Fava: "Un passo importante"

Avetta (Pd): "L’emergenza Covid è finita da tempo e a Cuorgnè il PS resta chiuso. Dalle mie parti si dice “pitost che niente mei pitost” ma non su ospedale di Cuorgnè non basta".

Pronto soccorso di Cuorgnè, soddisfazione del territorio per la riapertura, Fava: "Un passo importante"
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Mauro Fava (Forza Italia): “E’ un passo importante verso il ritorno alle condizioni pre-Covid. Non ci fermiamo qui: continueremo a lavorare per avere un servizio h24 il prima possibile”.

Fava: "Un passo importante"

“Era la notizia che aspettavamo da tempo: finalmente riapre il punto di primo intervento – commenta il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Fava – In questi mesi tutti noi, dal direttore Scarpetta insieme alla struttura dell’Asl To-4, al presidente Cirio, all’assessore Icardi, fino all’Amministrazione comunale, in particolare il sindaco Cresto e l’assessore Troglia, ci siamo impegnati per trovare una soluzione all’emergenza creatasi dopo la crisi provocata dal Covid. Un’emergenza provocata non, come qualcuno erroneamente ha sostenuto, dalla mancanza di fondi a disposizione, ma dalla carenza di personale medico che riguarda tutto il territorio nazionale".

Un punto di partenza

"Una situazione che non è risolta del tutto, tanto che in questa prima fase il punto di primo intervento sarà attivo solo nelle ore diurne. Ma questa notizia ci fa ben sperare per un ulteriore ampliamento del servizio nei prossimi mesi. La Regione si è sempre impegnata sul fronte sanitario ed in particolare per risolvere il problema di Cuorgnè e la stessa presenza sia del presidente Cirio che dell’assessore Icardi qui oggi (ieri ndr) lo testimonia. Dal punto di vista strettamente personale sono molto soddisfatto, in primis come cittadino cuorgnatese: l’ospedale senza il servizio di primo intervento era una ferita aperta per me e come rappresentante cittadino e canavesano in Consiglio regionale sentivo ancora di più la responsabilità di dover risolvere la situazione e riattivare il servizio. La carenza di medici non è alle spalle, tutte le strutture continuano a fare i conti con questo problema e bisogna ringraziare il personale sanitario per l’abnegazione e i sacrifici quotidiani grazie ai quali i servizi essenziali alla popolazione continuano ad essere erogati. Voglio anche ringraziare la direzione sanitaria ed in particolare la dott.ssa Fasson per aver mantenuto in pieno gli impegni presi, ampliando i servizi offerti e riaprendo le sale operatorie della struttura cuorgnatese”.

Le parole del consigliere Avetta

Sulla questione interviene anche il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd):

“Accogliamo positivamente l’annuncio dell’attivazione di un Punto di primo intervento all’ospedale di Cuorgnè. È un passo in avanti, una prima seppur parziale risposta ai bisogni dei canavesani e alle richieste degli amministratori, ed il ‘poco’ è pur sempre meglio del ‘niente’. Un risultato, quello di oggi, che è merito solo della mobilitazione determinata degli amministratori locali a cominciare dalla sindaca di Cuorgnè. Altrimenti, dalla Giunta Cirio, non avremmo nemmeno avuto questo ‘poco’. Tuttavia ricordiamo che era il settembre del 2021 quando il Presidente Cirio, in visita all’ospedale di Cuorgnè, prometteva una soluzione rapida per la riapertura del Pronto soccorso. A più di un anno di stanza il PS continua ad essere chiuso, causa carenza di personale medico. Ancora una volta abbiamo la prova che gli annunci di Cirio e di Icardi restano sempre tali. Nessuno mette in discussione le criticità del presidio ospedaliero di Cuorgnè, ma sono criticità non certo esclusive di questo ospedale che, invece, vanta l’esclusività della chiusura del PS nonostante l’emergenza Covid sia finita da tempo. Ovunque si è riaperto, a Cuorgnè no. Auspichiamo che il Punto di primo intervento sia una soluzione temporanea e che Cirio e Icardi ritornino nel Canavese quanto prima ad annunciare l’unica cosa che deve essere annunciata: nuove assunzioni e il potenziamento vero e concreto dei servizi sanitari dell’ospedale di Cuorgnè”.

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