«Nel 2021 ho subito una violenza sessuale» ecco il dramma di Giulia Cordaro
Il racconto in occasione della «Giornata internazionale contro la violenza sulle donne»
«Nel 2021 ho subito una violenza sessuale» ecco il dramma di Giulia Cordaro. Il racconto in occasione della «Giornata internazionale contro la violenza sulle donne».
«Nel 2021 ho subito una violenza sessuale»
«Nel 2021 ho subito una violenza sessuale». Lo ha dichiarato in occasione della «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne» di venerdì 25 novembre. Giulia Giada Cordaro, 25 anni, Miss Piemonte e finalista di Miss Italia, ha deciso di raccontare il suo dramma su Instagram con un filmato. Nel 2021, in uno studio medico, un dottore le ha chiesto di togliersi maglietta e reggiseno, stendersi su un lettino e subire un massaggio che, a suo dire, era del tutto inappropriato e non necessario a fini medici.
Il racconto
«Ciao, sono Giulia - scrive Miss Piemonte nella didascalia - e anche io nel 2021 ho subito una violenza sessuale. Non è facile oggi raccontarvi ciò, non è facile per me aprirmi a infinite persone raccontando una cosa così personale. Mi sono però ripromessa e ripetuta una cosa “quando questa storia si chiuderà, ne parlerò a tutti!". Se con la mia esperienza posso aiutare anche solo una donna ad uscire dal quell’infernale buco nero dove anche io sono caduta, per me sarà una vittoria. Non vi racconterò nei dettagli quello che mi è successo, quello non è importante. La cosa importante è che dobbiamo denunciare. Dobbiamo avere la forza di farci aiutare, dobbiamo assimilare che non siamo noi sbagliate, che non siamo noi sporche, non siamo noi che abbiamo dato il consenso. Noi siamo le vittime!».
L'appello
Giulia, poi, ha così spiegato la volontà di denunciare tutto. «Faccio questo video - racconta - perché troppe donne non denunciano. Dovete denunciare per giustizia, perché è l'unico modo per impedire o limitare questa persona rispetto a futuri abusi. Dovete denunciare per voi stesse e per le altre donne che non hanno avuto il coraggio di farlo. Anche io, magari come te, mi sono sentita sporca, sbagliata, colpevole ma grazie alla vicinanza della mia famiglia e all'aiuto di una professionista ho capito che io ero solo la vittima. Non siamo noi sbagliate, non abbiamo dato noi il consenso di toccare il nostro corpo e non abbiamo fatto intuire nulla. Il mio consiglio è di denunciare, di farvi aiutare da persone vicine, che vi vogliono bene, appoggiatevi ad un professionista, non rimanete chiuse in voi stesse ma rialzatevi. Siamo donne, siamo forti, rimaniamo unite e ce la faremo».
La denuncia
Giulia, dopo aver raccontato l’episodio alla sua migliore amica e poi alla mamma, si è rivolta a un avvocato che ha iniziato la trafila giudiziaria che si è conclusa con la condanna del medico che avrebbe deciso di non fare ricorso. Questo il racconto della ragazza.