Operazione dei NAS

Allevatori di cani e veterinario denunciati

C'è ancora chi fa tagliare coda le orecchie (pratica vietata) al proprio cane per motivi "estetici".

Allevatori di cani e veterinario denunciati
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Allevatori di cani e veterinario denunciati dai Nas per esemplari senza chip e per medicinali presenti nella struttura senza alcun documento.

Allevatori di cani e veterinario denunciati

Denunciati i due titolari di un allevamento di cani ubicato nella provincia di Torino, poiché, nel corso del controllo sono stati rinvenuti tre cani razza bulldog francese e un barboncino nano privi di microchip e di qualsivoglia documento attestante la loro provenienza; sono stati altresì rinvenuti farmaci veterinari di provenienza bulgara e rumena, nonostante non fossero presenti prescrizioni medico–veterinarie o documenti attestanti l’acquisto.

Le indagini

I successivi approfondimenti investigativi hanno portato alla denuncia anche del veterinario complice, insieme ai titolari dell’allevamento, di aver introdotto nel territorio nazionale un quarto cane razza Maltipoo, anch'esso rinvenuto all’interno dell’allevamento, sprovvisto di relativo passaporto ma regolarizzato grazie alla complicità del medico veterinario che avrebbe apposto al cane un microchip che ne attestava la proprietà di una terza persona in realtà all’oscuro di tutto.

Operazione vasta

I Carabinieri dei NAS nell’ultimo periodo, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato una intensa attività di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, nei canili pubblici e privati, al fine di accertare la corretta conduzione delle strutture ed in particolare lo stato di benessere degli “amici a quattro zampe”.
Sono stati ispezionati complessivamente 876 canili dei quali 244 sono risultati irregolari (pari al 27%), sanzionando 29 persone per violazioni penali e 230 per illeciti amministrativi, per complessivi 180 mila euro. Tra questi, anche i gestori della struttura in provincia di Torino.

Il bilancio

Gli esiti degli interventi hanno determinato, nei casi più gravi, il sequestro di 26 strutture e di 871 quadrupedi. Le principali violazioni hanno riguardato carenze igienico/strutturali ed autorizzative degli ambienti destinati al ricovero e sgambatura, numero di box (in alcuni casi costruiti abusivamente in dimensioni non sufficienti), smaltimento irregolare delle carcasse di animali, omessa registrazione degli animali all’anagrafe canina, gestione irregolare dei farmaci.

Taglio della coda

I reati contestati sono stati principalmente il maltrattamento e l’abbandono di animali causato da mantenimento di cani in condizioni incompatibili con la loro natura, il mancato rispetto del benessere (mancanza di igiene, sovraffollamento), l’effettuazione di interventi chirurgici di conchectomia (taglio delle orecchie) e caudectomia (taglio della coda) a scopo estetico e non motivati da ragioni patologiche nonché l’utilizzo di farmaci scaduti di validità (in una circostanza da oltre 7 anni).

Durante l’attività di controllo sono stati anche accertati, da parte del Nas di Torino e di Perugia, due casi di traffico illecito di animali di compagnia attraverso l’introduzione sul territorio nazionale di cuccioli di cane privi di documentazione identificativa/sanitaria (c.d. passaporto), regolarizzati fraudolentemente mediante l’inserimento nelle anagrafi canine e relativa "microchipattura".

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I controlli dei Nas
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I controlli dei Nas

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