Il Nursing Up invia una diffida all’Asl To4: "Orari bizzarri"
L'Asl: "Nell’ultimo incontro del 31 gennaio, in accordo con tutte le sigle sindacali, l’Azienda ha pianificato i primi incontri finalizzati alla definizione dell’accordo integrativo aziendale"
Il Nursing Up invia una diffida all’Asl To4: "Orari bizzarri che non allineano Infermieri e Oss impedendo un corretto passaggio di consegne".
Il Nursing Up invia una diffida all’Asl To4
"Esiste un grave problema, nell’Asl To4, relativo agli orari di infermieri e Oss e al loro cambio di turno - tuona il sindacato delle professioni infermieristiche - Problema che più volte abbiamo segnalato e che ancora permane irrisolto. In pratica non esiste una parità di orario tra infermieri e Oss con i primi che hanno un orario di entrata e uscita diverso dagli operatori, i quali in pratica entrano dopo ed escono prima. Ciò rende impossibile un corretto passaggio di consegne a cui tutti partecipino e la conseguente comunicazione, anche agli operatori sociosanitari, delle informazioni sulla sicurezza dei pazienti e sulle necessità dei pazienti fragili".
"Orari bizzarri"
"Su questo argomento, dopo avere appurato che l’Asl To4 ha provveduto a prendere decisioni su una modifica degli orari che non risolve questa pressante necessità, che riguarda solo una parte degli operatori e che inoltre non riconosce i tempi di cambio divisa, in un presunto accordo che non ci ha visti né convocati né partecipi, il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, ha inviato una diffida ufficiale a bloccare ogni iniziativa fino a che ogni decisione non sia stata concordata anche con la nostra rappresentanza sindacale. In assenza di un riscontro immediato da parte della dirigenza dell’Asl To4, siamo pronti ad intraprendere le vie legali".
Le richieste
Il Segretario Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, Claudio Delli Carri, assieme al Segretario Provinciale Nursing Up di Torino Roberto Aleo e al Segretario Aziendale Nursing Up dell’Asl To4, Marco Boccacciari, ribadiscono: “Chiediamo di essere immediatamente convocati da parte della dirigenza dell’Asl per porre rimedio alla questione dell’omogeneità di orario tra infermieri e Oss, necessaria affinché il passaggio di consegne, in cui vengono trasmesse informazioni fondamentali per la cura dei pazienti, possa avvenire in modo corretto come anche previsto dal Contratto. L’atteggiamento dell’Asl, con l’applicazione di orari bizzarri che non tengono conto delle prescrizioni del contratto, che riguardano solo una parte degli operatori in alcuni plessi, e che hanno palesemente violato il rispetto delle “relazioni sindacali”, ci ha portato a dover inviare una diffida ufficiale. Troviamo alquanto singolare che dopo dieci anni in cui nulla è stato modificato, dal 2013 in pratica, oggi vengano messi in atto questi maldestri cambiamenti, senza alcun confronto con chi rappresenta infermieri e Oss. Ci domandiamo se, oltre a quanto accaduto, ci siano altre operazioni in atto senza che vi sia il corretto e adeguato confronto".
Conseguenze
Se in tempi brevissimi non si affronterà la questione nei termini e nei modi corretti siamo pronti a porte l’azienda davanti al giudice non solo per l’attività antisindacale del mancato rispetto del confronto, ma anche per il mancato rispetto di altri istituti contrattuali che costantemente vengono violati.
Ribadiamo che noi vogliamo il rispetto e la tutela dei lavoratori, e orari che permettano un corretto passaggio di consegne a favore delle cure adeguate per i pazienti più fragili”.
La risposta dell'Asl
La proposta di allineamento orario del personale di supporto delle aree Ivrea-Cuorgnè e Chivasso all’orario attualmente in essere presso i Presidi di Ciriè-Lanzo, scaturita poi nell’accordo dello scorso 31 gennaio, è stata manifestata dalle Organizzazioni Sindacali e dalla RSU in molteplici occasioni e da ultimo nei recenti incontri che si sono tenuti il 16 e il 24 gennaio.
In tali incontri, l’Azienda ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU l’intenzione di incrementare la dotazione degli Operatori Socio Sanitari (OSS), anche per allineare l’orario degli OSS a quello degli infermieri, implementando le dotazioni organiche del Piano Triennale del Fabbisogno di Personale 2022-2024, per rispondere a una loro richiesta costantemente avanzata nel tempo e ripetuta in tali incontri. Richiesta finalizzata ad allineare gli orari attualmente in uso nei Presidi di Ciriè-Lanzo ai Presidi di Chivasso e di Ivrea-Cuorgnè, nelle more della revisione dell’articolazione dell’orario di lavoro, materia oggetto di confronto inserita tra quelle da calendarizzare.
A testimonianza dell’attenzione e della volontà dell’Azienda di attivare il confronto sindacale anche sull’orario di lavoro, con nota email del 26 gennaio, indirizzata a tutte le Organizzazioni Sindacali e alla RSU, è stato richiesto di pianificare un calendario di incontri comprendente anche tale tematica.
Nell’ultimo incontro del 31 gennaio, in accordo con tutte le sigle sindacali, l’Azienda ha pianificato i primi incontri finalizzati alla definizione dell’accordo integrativo aziendale, in applicazione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. In tale occasione, è stata data lettura di una proposta di accordo sull’allineamento degli orari attualmente in uso nei Presidi di Ciriè-Lanzo ai Presidi di Chivasso e di Ivrea-Cuorgnè, così come sollecitato dalle rappresentanze sindacali negli incontri precedenti, nelle more della trattazione dell’argomento “articolazione orario di lavoro” nei tempi definiti dalla calendarizzazione; dopo la lettura, rispetto alla quale nessuna rappresentanza sindacale ha mosso obiezioni o richiesto ulteriore discussione in merito, è stato detto che l’accordo sarebbe stato inviato alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU il giorno successivo per la sottoscrizione.
Alla luce di quanto sopra, l’Azienda ritiene che nessuna accusa di comportamento anti sindacale per mancata applicazione dell’articolo 5 del CCNL 2019-2021 le possa essere imputata, tenuto conto che l’accordo è scaturito direttamente da una richiesta di parte sindacale alla quale sono seguiti ulteriori incontri a cui tutte le rappresentanze sindacali erano convocate e durante i quali non sono stati espressi motivi di disaccordo da nessuna sigla o componente RSU.
Pur rientrando nella libertà di ciascuna sigla sindacale la sottoscrizione o meno di accordi, l’Azienda, da parte sua, ha sempre ricercato il maggior consenso possibile da parte delle rappresentanze sindacali. In questo caso, l’accordo risulterebbe sottoscritto comunque dalla maggioranza, in termini di rappresentatività, delle sigle sindacali nonché dei componenti della RSU.
L’aver allineato gli orari degli OSS in tutti i Presidi dell’Azienda, garantendo continuità tra un turno e l’altro senza interruzione, è senz’altro un passo avanti positivo, certamente propedeutico alle ulteriori modifiche dell’orario di lavoro, che potranno essere attuate dopo il dovuto confronto con le rappresentanze sindacali, confronto mai negato dall’Azienda, anzi sollecitato con la richiesta di calendarizzazione gli incontri, durante i quali l’Azienda sarà certamente attenta a cogliere le proposte delle Organizzazioni Sindacali, pur nel rispetto dei ruoli e delle attribuzioni.