Rivarolo, il buffet che imbarazza il palazzo
Bocche cucite sulla festa degli auguri di Natale in Comune pagata dai contribuenti. Si attende la risposta scritta
Rivarolo, il buffet che imbarazza il palazzo
Il buffet che imbarazza il palazzo
Il giorno dopo che attraverso le colonne de il Canavese è venuto alla luce il caso del buffet degli auguri di Natale, in pochi hanno voglia di parlare di replicare. Solo qualche frase bofonchiata, a bassa voce, con l’espressa volontà di non essere menzionati. I primi a non aver intenzione di esporsi sono coloro che hanno partecipato all’evento, il convivio degli auguri del 23 dicembre in sala consiliare preparato dall’azienda che cura la mensa delle scuole di Rivarolo e pagato coni soldi dei contribuenti delle famiglie dei ragazzi. Ma anche coloro che quel giorno a brindare e assaporare i piatti preparati non c’erano, non hanno intenzionato di esporsi.
I commenti
Ma un concetto, però, viene sottolineato: «Siamo stati a quell’appuntamento inconsapevoli del fatto che il conto poi sarebbe arrivato alla collettività». Come dire: creanza vuole che a fine cena si alzi e vada a pagare colui che ti ha invitato. «Solo dal vostro articolo abbiamo capito che il buffet era stato preparato dalla ditta che aveva vinto l’appalto». C’è poi chi tra gli intervenuti, che assurge anche a ruolo politico, aggiunge: «Tanto rumore per un buffet di 2,5 metri! Manco fosse stata l’abbuffata del secolo». Punti di vista.
Le parole del segretario Aldo Maggio
Abbiamo cercato poi di ascoltare anche chi - secondo quanto dichiarato dal sindaco Alberto Rostagno, l’unico comunque che ha commentato il fatto - avrebbe organizzato il tutto, il segretario comunale Aldo Maggio, che coinvolto della questione, a precisa domanda ha risposto che «sarebbe indelicato spiegare prima ad un giornale la scelta fatta che ai consiglieri interpellanti». E aggiunge: «Stiamo predisponendo la risposta scritta così come richiesto e dopo averla inviata ai diretti interessati, potremo anche parlarne». Dunque, non rimane che attendere il documento che sta per essere licenziato.