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L'opera d'arte trafugata 18 anni fa a Barbania è stata ritrovata dai carabinieri

Il dipinto di Guido Reni raffigurante Beatrice Cenci fu trafugato, con altri pezzi d’autore dall’abitazione della famiglia Rosa, nel maggio del 2005

L'opera d'arte trafugata 18 anni fa a Barbania è stata ritrovata dai carabinieri
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L'opera d'arte trafugata 18 anni fa a Barbania è stata ritrovata dai carabinieri e presto verrà restituita a Carlo Rosa

L'opera d'arte trafugata 18 anni fa ritrovata dai carabinieri

È stato ritrovato dai Carabinieri della Tutela del Patrimonio Culturale Italiano il quadro di Guido Reni raffigurante Beatrice Cenci. Il dipinto fu rubato, con altri tre preziosi quadri e altre opere d’arte, dall’abitazione della famiglia Rosa, a Barbania, nella notte tra il 22 e il 23 maggio 2005.

La storia

Il quadro è forse una delle più celebri opere di Guido Reni, uno dei massimi esponenti della pittura barocca in Italia, e raffigura la tragica protagonista di un caso giudiziario alla fine del Cinquecento sotto il pontificato di Clemente VIII Aldobrandini. Accusata di essere l'ispiratrice di una congiura familiare che aveva portato alla morte del violento e dissoluto padre Francesco, Beatrice venne condannata dalla giustizia pontificia nonostante il favore popolare. Fu decapitata nel 1599 davanti a Castel Sant'Angelo, in presenza di una folla sterminata. Durante uno dei suoi soggiorni romani Guido Reni ne avrebbe eseguito il ritratto postumo, forse nelle vesti di una Sibilla, in atteggiamento mesto e malinconico. Il ritratto prescelto dal committente è tutt’ora conservato alla Galleria Barberini a Roma, mentre quello in questione è una delle prove d’artista a bottega.

L’opera è sotto sequestro

Attualmente l’opera è sottoposta a sequestro dalla magistratura di Napoli e non si sa ancora esattamente quando verrà restituita a Carlo Rosa, unico erede ed attuale proprietario dell’opera. Appena ricevuta la telefonata del ritrovamento del dipinto Carlo Rosa si è subito recato dai Carabinieri della Stazione di Barbania per le pratiche e si è poi recato a Francoforte per motivi di lavoro legati alla sua azienda di cosmetici di lusso. Estremamente riservato Carlo Rosa non rilascia volentieri informazioni. Ringrazia i Carabinieri e le forze dell’ordine per avere ritrovato l’opera dopo 18 anni e spera ancora di ritrovare le altre tele trafugate. Quel che si sa è che si tratta di un dipinto del Goya, un ritratto di François de Troyes ed un dipinto di scuola olandese. Si mormora anche che nella stessa notte fosse stata sottratta un’opera di Picasso ma non se ne sa nulla a proposito...

Presto le esposizioni

Attualmente in quella sala ci sono gli uffici della Maison di cosmetici Palazzo Rosa. Carlo Rosa ha dichiarato il suo intento di prestare il quadro per un’esposizione temporanea prima a Barbania e poi in un museo o spazio pubblico sponsorizzata dalla sua azienda di cosmetici “Palazzo Rosa”. Sarebbe un bel gesto per ringraziare le forze dell’ordine che si sono adoperate in questo ritrovamento e per condividere con la comunità uno straordinario reperto storico. I quadri della Pinacoteca Rosa appartengono all’umanità ed io ne sono solo il custode - Ha anticipato commosso Carlo Rosa, consegnando una lettera di ringraziamento ed un presente al Comandante della Stazione Carabinieri Maresciallo Salvatore Zerilli e al sindaco di Barbania Giuseppe Drovetti, in una semplice cerimonia in Comune sabato mattina 18 febbraio, dove Carlo Rosa ha ringraziato il professor Vittorio Sgarbi e il ministro Gennaro Sangiuliano per il supporto e l’aiuto ricevuto.

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