presenti più di 300 persone

Gemellaggio parrocchiale tra Quincinetto, Tavagnasco e Marianopoli

I rispettivi sacerdoti hanno celebrato insieme la Messa

Gemellaggio parrocchiale tra Quincinetto, Tavagnasco e Marianopoli
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Il gemellaggio parrocchiale in nome di San Giuseppe e dell'accoglienza

Gemellaggio parrocchiale

Un gemellaggio parrocchiale all’insegna del cibo, delle tradizioni e della benedizione di San Giuseppe quello che ha visto protagonisti, domenica scorsa, il Comune di Quincinetto, quello di Tavagnasco e quello di Marianopoli, in provincia di Caltanisetta, che ha inviato il suo parroco don Bernardo Briganti a celebrare la Santa Messa, nella chiesa del Santissimo Salvatore di Quincinetto, assieme a don Luca Pastore.

Presenti più di 300 persone

Al termine della funzione religiosa, che ha accolto in chiesa più di trecento persone, una processione si è spostata tra le vie del paese sino all’auditorium Dante Conrero, dove è stata allestita la spettacolare Tavolata di San Giuseppe, tradizionalmente preparata e imbandita con prodotti enogastronomici della comunità siciliana, ornati da drappi e e veli con gli ex voto, per quest’occasione impreziosita anche con le specialità canavesane e piemontesi.

Una bellissima iniziativa

“E’ stata davvero una bellissima iniziativa”, ha commentato don Luca Pastore. “Una festa in grado di accomunare diverse comunità e di mostrare uno splendido senso di appartenenza, alla terra soprattutto, che genera i suoi prodotti alimentari, ma anche alla condivisione, alla generosità di chi li mette a disposizione di tutti, anche dei più bisognosi. I piatti preparati con cura e passione saranno distribuiti anche alle fasce deboli, alle famiglie bisognose della parrocchia, agli anziani soli. Si è trattato sì di mangiare assieme sul momento ma anche di pensare a chi è meno fortunato di noi. Addirittura una ragazza musulmana del posto ha voluto partecipare con le sue specialità a base di datteri. Questa di San Giuseppe, che era appunto il santo dell’accoglienza, è stata davvero una tradizione religiosa che ci ha rappresentato tutti, nessuno escluso, una bellissima testimonianza di carità, integrazione, cultura condivisa”.

Integrazione

Una celebrazione a base di piatti della tradizione canavesana e siciliana che ha suggellato l’integrazione di emigrati di Marianopoli nel Comune della Musica e del Bel Canto, iniziata negli anni Sessanta del secolo scorso, quando un notevole numero di operai siciliani furono assunti dalla ditta Cogeis, trovando lavoro e ospitalità nel territorio quincinettese, fino a insediarsi definitivamente con le loro famiglie nella nuova terra d’adozione. Almeno una cinquantina di operai provenienti proprio da Marianopoli risultarono alle dipendenze della Cogeis, inaugurando così una feconda stagione di relazioni amichevoli con i due Comuni, continuata sino ad oggi. Erina Patti, vicesindaco di Quincinetto, è appunto nativa di Marianopoli, e ha fatto le veci del sindaco nell’accogliere la delegazione dei manchesi. “Era giusto così”, ha poi riferito il sindaco Angelo Canale Clapetto. “Questo gemellaggio è solo l’ultimo tassello di una serie di incontri che sono testimonianza di un’integrazione nata bene e sviluppatasi meglio col tempo, per chi ha trovato qui lavoro, si è sposato, ha scelto poi di vivere nel nostro Comune, condividendo la fede e la tradizione secolare legata alla figura di San Giuseppe”.

Piccolo miracolo

E proprio San Giuseppe ha compiuto anche il piccolo miracolo di unire fraternamente due Comuni come Quincinetto e Tavagnasco, magari non sempre solidali per altre questioni: per la prima volta, hanno suonato assieme addirittura le due bande musicali di entrambi i paesi.

 

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