Rivarolo Canavese

Sicurezza in stazione, presto un «vertice»: ma esiste il problema?

Per il Comune si tratta di un caso sporadico

Sicurezza in stazione, presto un «vertice»: ma esiste il problema?
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Sicurezza in stazione, presto un «vertice»: ma esiste il problema?

Nessuna traccia dell’autore del pestaggio

Migliorano le condizioni dell’autista Gtt mandato all’ospedale da un giovane che lo ha aggredito la scorsa settimana a bordo del bus che avrebbe dovuto condurre a Torino, partendo dalla stazione di Rivarolo. Nel frattempo, però, nonostante le immagini di video sorveglianza all’interno del mezzo abbia ripreso l’aggressore e la seconda persona con cui avrebbe voluto viaggiare senza aver pagato il biglietto, nessuna traccia dell’autore del pestaggio. E come spesso capita in queste situazioni, la politica scende in campo nel momento in cui capitano queste cose. Diverse le reazioni e la solidarietà espressa al lavoratore che ha avuto la peggio e nei prossimi giorni dovrebbe svolgersi una riunione tra i vari attori protagonisti della sicurezza dell’area per trovare delle nuove soluzioni.

Per il Comune si tratta di un caso sporadico

Nel frattempo il Comune di Rivarolo si affretta a sottolineare come l’area sia sotto responsabilità di Gtt e, pertanto, non delle amministrazioni pubbliche che aggiunge che il fatto accaduto è sporadico non è una situazione contingente.

Di parere opposto i sindacati

Sarà, ma i sindacati dei lavoratori che tutti giorni frequentano la zona, sono di parere opposto. «Un problema di sicurezza c’è, non si può negare, e quest’aggressione è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che confermano la necessità di intervenire» spiega Francesco Di Stefano, della Rsu del settore extraurbano per Ugl. «Abbiamo già chiesto all’azienda di fare qualcosa, e ci è stato risposto che saranno presi provvedimenti. Innanzitutto, casi come quello di Rivarolo si verificherebbero molto più raramente se i passeggeri non dovessero quasi obbligatoriamente fare il biglietto a bordo. Da quando la stazione è passata sotto Trenitalia infatti non c’è più una biglietteria; si trova solo una vecchia macchinetta, che però è malfunzionante. In secondo luogo c’è una carenza di personale, per cui la mansione che dovrebbero svolgere i controllori, quella appunto di verificare che i passeggeri siano provvisti di biglietto valido, finisce per essere in capo agli autisti. Ma ancora più in generale, la stazione di Rivarolo sembra ormai diventato un centro di ritrovo per i giovani, che lì vanno a fare le loro ragazzate senza che nessuno li controlli».

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