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A Borgaro prosegue l’accordo con Asl, Cis e Sea

L'Amministrazione Gambino ha deciso di prolungare il contratto sino al 31 dicembre del 2024

A Borgaro prosegue l’accordo con Asl, Cis e Sea
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A Borgaro prosegue l’accordo con Asl, Cis e Sea. Proroga di un anno e mezzo per la sede distrettuale dell'azienda sanitaria locale in via Santi Cosma e Damiano.

A Borgaro prosegue l’accordo con Asl, Cis e Sea

Proroga di un anno e mezzo per la sede distrettuale dell'azienda sanitaria locale in via Santi Cosma e Damiano. L'Amministrazione Gambino ha deciso di proseguire l'accordo stipulato con Asl To4, Cis e Sea (Servizio Emergenza Anziani) sino al 31 dicembre del 2024. Infatti il contratto, di durata ventennale, per l'edificio che è stato un ex scuola materna, scadeva lo scorso 19 maggio.

I lavori

Dichiara l'assessore Federica Burdisso: «Siccome l'anno scorso abbiamo intercettato dei fondi, tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per la ristrutturazione della palazzina ex Vigel, abbiamo ritenuto opportuno siglare un contratto di breve durata. Questo ci consentirà di svolgere i lavori di recupero necessari all'ex Vigel per convertirla un Casa della Salute. I lavori inizieranno già a fine 2023 con l'abbattimento di parte dei locali pre-esistenti e l'avvio del cantiere. Nel frattempo si è concesso l'ampliamento dei locali concessi da parte dell’Asl al Cis, nell’ambito della struttura di via SS Cosma e Damiano, con l’obiettivo di potenziare la presenza degli assistenti sociali sul territorio. Nella struttura attualmente sono ospitati gli uffici dell'Asl To4, il Consorzio Intercomunale per i Servizi Socio Assistenziale e l’associazione borgarese Servizio Emergenza Anziani.

Servizi

Al termine del restauro quali servizi saranno spostati? Risponde Burdisso: «La rifunzionalizzazione ecosostenibile dell’ex Vigel costituisce l’occasione per una complessiva riflessione sulla destinazione degli immobili comunali, in particolare per quanto attiene quelli utilizzabili per ospitare associazioni e servizi di carattere sociale e socio-assistenziale. Al termine della riqualificazione trasferiremo la Croce Verde Torino-Sezione di Borgaro e Caselle, il Sea e la guardia medica al piano terra. Mentre al primo piano troveranno posto gli assistenti sociali e i locali dell'Asl». Nel nuovo fabbricato verrà anche attivato il servizio d'infermiere di comunità? Risponde Burdisso: «Inizialmente i locali saranno riservati ai servizi socio-assistenziali e sanitari già presenti sul territorio. L'obiettivo è concentrarli in un unico luogo. La palazzina ospiterà anche i medici di base. Spetterà a quest'ultimi decidere d'attivare o meno il servizio infermieristico di comunità». Ma di cosa si tratta? La definizione che ne viene data è la seguente: «L’infermiere di famiglia e di comunità è una figura con competenze specialistiche nelle cure primarie e in sanità pubblica e si occuperà di aiutare il paziente a gestire una malattia o una disabilità cronica in stretta sinergia con il medico e con gli operatori della rete ospedaliera e territoriale. Soprattutto a domicilio, nell’ambiente familiare del paziente, dove dovrà monitorare i parametri vitali e le condizioni di salute, controllare che i farmaci siano presi agli orari giusti e in modo corretto, senza dimenticare l’importanza di seguire un’alimentazione equilibrata, aiutando il paziente ad alimentarsi, idratarsi e a fare attività fisica in modo corretto».

Cascina Nuova e Asl

Quale sarà, invece, il destino degli spazi pubblici di Cascina Nuova e dell'attuale Asl una volta svuotati? Conclude Burdisso: «Man mano che libereremo le stanze vedremo come rioccuparle. C'interesserebbe dare una nuova sede al Punto Giovani collocandolo, magari, proprio a Cascina Nuova. Siamo anche disponibili a venire incontro alle esigenze dell'azienda sanitaria se vorrà mantenere ulteriori punti di riferimento sul territorio».

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