san benigno canavese

Nasce la «task force» di volontari contro il vandalismo ai campetti

Il sindaco Graffino: «Felice della collaborazione tra cittadinanza e Amministrazione»

Nasce la «task force» di volontari contro il vandalismo ai campetti
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A San Benigno nasce la «task force» di volontari contro il vandalismo ai campetti. Il sindaco Graffino: «Felice della collaborazione tra cittadinanza e Amministrazione».

Volontari contro il vandalismo ai campetti

Per contrastare i frequenti casi di vandalismo ai campetti di via Salvo d’Aquisto, il Comune di San Benigno ha deciso di seguire la strada della collaborazione con la cittadinanza: nasce così una “task-force” di volontari che avrà il compito di vigilare sull’area in questione al fine di impedire comportamenti incivili e dannosi per la proprietà pubblica. Gli atti vandalici sono infatti un problema annoso del campo da calcio a cinque situato nella periferia sanbenignese.

Ennesimo episodio

L’ultimo, ennesimo episodio risale solo a poco più di un mese fa, quando intere zolle di terriccio ed erba erano state rimosse dal terreno di gioco compromettendo l’uniformità del campo e costringendo l’Amministrazione comunale a chiudere nuovamente l’accesso all’area e renderla inagibile «per manutenzione». In quela circostanza il sindaco Alberto Graffino aveva chiarito che«installare più videocamere, oltre ad avere un costo notevole, sarebbe inutile perché dalle registrazioni, che rimangono in memoria solo una settimana, è molto difficile riconoscere i responsabili». Si era quindi optato per una soluzione alternativa, che si è concretizzata venerdì scorso, il 23 giugno, in seguito ad un incontro con la popolazione in occasione della riapertura del campetto dopo la sistemazione dei danni.

Regolamento

Insieme alla squadra di civili volontari preposti al controllo dello spazio, è stato creato anche un apposito regolamento per il corretto uso della struttura, il cui testo è stato affisso alle reti che circoscrivono l’area di gioco. Semplici regole di condotta (non sporcare, non appendersi alle porte, non introdurre cibo o bevande, non fumare, non superare i 30 minuti di gioco con la propria squadre se ci sono altri in attesa di utilizzare il campo) la prima delle quali dovrebbe essere “il buon senso”. “Apprezzo il concetto di cittadinanza attiva che collabora con l’Amministrazione- dichiara Graffino - Sono felice di aver deciso insieme ai concittadini le regole per l’utilizzo della struttura pubblica. Auspico che una maggiore responsabilizzazione aiuti a mantenere al meglio l’area”.

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