La proposta

Giovani Democratici Leini: "Agli studenti contributi per le spese di trasporto"

Non bastano i voucher

Giovani Democratici Leini: "Agli studenti contributi per le spese di trasporto"
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Giovani Democratici Leini, il gruppo recupera e rilancia la proposta del Pd sui contributi comunali per ridurre i costi dei trasporti degli studenti.

Giovani Democratici Leini

I Giovani Democratici recuperano e rilanciano la proposta del Pd sui contributi comunali per ridurre i costi dei trasporti degli studenti. La presentazione dell’iniziativa, già protocollata all’attenzione del sindaco, del presidente del consiglio comunale e di tutti i capigruppo, è avvenuta sabato scorso in sala consigliare e prende spunto dall’idea che il problema dei costi del trasporto pubblico per chi studia non sia stato risolto, nonostante il voucher messo a disposizione dal comune.

Non bastano i voucher

Secondo gli esponenti dei Giovani Democratici «il voucher previsto dall’amministrazione copre differenti tipi di spese, andandosi a sovrapporre ad altri contributi già esistenti ed emessi da altri enti e non include anche i giovani che frequentano l’Università, già tartassati dalle tasse per frequentare la Facoltà in cui sono iscritti». Secondo gli esponenti dei GD il voucher proposto dal comune non ha nemmeno attecchito come avrebbe dovuto e per questo hanno chiesto l’accesso agli atti e vedere quanti l’abbiano richiesto ed ottenuto.

Per il diritto allo studio

«Oggi uno studente per esercitare il suo diritto allo studio – hanno detto i Giovani Democratici Ludovica Saponara, Fabiola Aimone e Luca Conforti, tutti e tre impegnati anche a livello provinciale e regionale nel Pd – deve spendere almeno 258 euro per un abbonamento annuale (25 euro mensili). Prezzi che salgono se al posto del 46 si utilizza il treno da Volpiano (fino a quasi 650 euro all’anno). In autunno sono inoltre previsti ulteriori aumenti». Alla luce di tutto ciò i Giovani Democratici sottopongo al comune la richiesta di un contributo sulla base di scaglioni Isee. «La nostra proposta – hanno precisato – va a sostituire il voucher comunale, visto anche che tale iniziativa non è entrata strutturalmente nel bilancio comunale».

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