In Canavese arriva il Bosco sonoro: natura, sostenibilità, arte

Il Bosco sonoro diffuso: megafoni giganti nel bosco che diventano turismo

Il Bosco sonoro diffuso

Prende vita in Italia, più precisamente in Piemonte, in Canavese, nei comuni di Valchiusa e Chiesanuova uno straordinario progetto di respiro internazionale.
Si tratta del Bosco Sonoro Diffuso, un progetto che coniuga natura, sostenibilità, arte e racconto del territorio attraverso l’installazione di due megafoni giganti. Il progetto è stato realizzato attraverso un bando del Gal Valli del Canavese e ha visto un coinvolgimento di differenti professionalità tra cui architetti, dottori forestali, guide turistiche ed esperti in comunicazione, tutti originari della provincia di Torino.

Dove

I due Megafoni del #BoscoSonoroDiffuso sono stati installati nei comuni di Chiesanuova e Valchiusa e possono essere vissuti con un'esperienza immersiva e interattiva attraverso l'ausilio di QR code multimediali. Per arrivare ai megafoni, infatti, il visitatore percorre dei "sentieri sensoriali", lungo i quali può accedere tramite QR code a dei contenuti multimediali che lo guidano nell'osservazione visiva, tattile, uditiva, gustativa e olfattiva degli elementi del bosco.

Progettisti

Tra gli attori coinvolti il Consorzio Forestale del Canavese che ha coordinato il progetto: un brillante gruppo di dottori forestali under 35 con una forte attenzione al proprio territorio di origine.
Nello sviluppo comunicativo del progetto sono stati invece coinvolti gli esperti in marketing del territorio Filippo Chiadò Puli e Luca Vincent Pecora, già creatori del progetto di rilevanza nazionale parcogiochidiffuso.com e del progetto parchigiocoinlegno.com, anche’essi di origine canavesana.

I megafoni

I megafoni, oltre a essere simbolicamente in grado di amplificare i suoni del bosco, saranno utili a escursionisti e visitatori alla ricerca di una sosta per un momento di salutare riposo, magari accompagnata da una lettura. Viste le loro dimensioni, gli altoparlanti lignei potranno inoltre ospitare lezioni all’aperto, piccoli eventi culturali e concerti.
Ma non è tutto: la legna dalla quale hanno preso forma i manufatti collocati nei boschi canavesani, è certificata Pefc, a garanzia della gestione sostenibile delle foreste coinvolte.

Partecipanti alprogetto

Il progetto ha visto inoltre coinvolti: lo studio di architettura 3P Project, che si è occupato della progettazione dei megafoni; l’impresa forestale Azienda Forestale Faletti, che si è occupata dell’approvvigionamento del legno di castagno; la Segheria Valle Sacra, che si è occupata della costruzione dei megafoni; la Soc. Cooperativa Agricola Valli Unite del Canavese, che si è occupata della sistemazione delle aree e dell'installazione dei megafoni nel bosco; la Società Wow Srl, che si è occupata della creazione dei contenuti multimediali per il percorso sensoriale.