Raccolta differenziata, il nuovo sistema non convince neanche Valperga e Cuorgnè
Tante le problematiche: vie congestionate dai vecchi bidoni, raccolta a singhiozzo, mastelli troppo piccoli
Raccolta differenziata, il passaggio dal vecchio al nuovo sistema non convince le amministrazioni di Valperga e Cuorgnè.
Raccolta differenziata
Il passaggio dal vecchio sistema di raccolta dei rifiuti a quello nuovo non sta andando liscio come si sperava. Cuorgnè e Valperga, facenti parte del primo gruppo di paesi che è passato al nuovo sistema, stanno, infatti, sperimentando vari problemi. «Il passaggio è stato gestito in una maniera errata - attacca Walter Sandretto, Sindaco di Valperga -. Non ha avuto senso far partire insieme la nuova modalità dal 12 luglio in sei Comuni, soprattutto a luglio e agosto, da sempre mesi difficili. Come da indicazione i cittadini hanno messo fuori dalle case i vecchi bidoni perché venissero prelevati, ma se il personale deve essere distaccato per raccogliere questi bidoni, ne manca per la normale raccolta dei rifiuti».
Vie congestionate dai bidoni
Il risultato è che il paese, centro e frazioni, è congestionato da bidoni e ci sono zone in cui la raccolta avviene a singhiozzo. «Sono in contatto con i responsabili della raccolta e devo dire che fanno tutto il possibile con le forze che hanno». Purtroppo tutto il sistema di recupero dei bidoni deve necessariamente passare per Teknoservice. «Avevo pensato di toglierli dalla strada e accattastarli in qualche deposito, ma non è una attività che compete al Comune e l’avessi messa in atto avrei potuto essere denunciato».
Anche a Cuorgnè
Anche a Cuorgnè il sistema non funziona bene. «I Cittadini hanno messo fuori i vecchi bidoni il 12, come gli era stato detto - racconta Vanni Crisapulli, vice Sindaco e assessore alla raccolta dei rifiuti -, ma il loro prelievo sta andando a rilento. Capisco e vedo che c’è impegno, ma il sistema è sicuramente migliorabile». Il fatto che non tutte le tipologie di raccolta siano partite crea ulteriori difficoltà: «Sia i bidoni per gli sfalci d’erba che per i pannolini sono ancora in distribuzione». Per cercare di risolvere i problemi l’amministrazione sta anche lavorando con l’azienda per realizzare un’isola ecologica. In tutti e due i paesi, inoltre, la poca capienza dei bidoncini consegnati alle abitazioni monofamiliari continua a creare difficoltà. «Personalmente non sono mai stato convinto di questi bidoni - aggiunge Sandretto -. Ci è stato detto che anche dal punto di vista psicologico avrebbero portato a un aumento della differenziazione, ma… ci sono stati imposti». Sulla stessa linea Crisapulli: «Chiediamo aggiustamenti al sistema, magari con la distribuzione di altri kit». E per quanto riguarda gli eventuali mancati passaggi di ritiro Crisapulli invita i cittadini a comunicarli in Comune: «Facciamo compilare i moduli ufficiali e possiamo poi presentarli a Teknoservice».