Bollette Tarip: dopo due anni il Comune di Ciriè non tamponerà più i costi per le famiglie
Per risparmiare, produrre meno rifiuti e differenziare
Bollette Tarip: dopo due anni il Comune di Ciriè non tamponerà più i costi per le famiglie. Per risparmiare, produrre meno rifiuti e differenziare.
Bollette Tarip
Conguaglio Tarip: i cittadini adesso devono tirarsi su le maniche! Dichiara l'assessore al bilancio Alessandro Pugliesi: «Dopo due anni in cui il Comune è intervenuto per tamponare la situazione, dall'anno 2022, le tariffe non saranno “calmierate”. Il problema non riguarda il Comune ma i cittadini che devono mettersi d'impegno per ridurre la quantità di rifiuti. Prima di tutti occorre accertarsi che tutti i condomini siano registrati e stiano pagando. Se sono tutti identificati, l'unico modo è ridurre i conferimenti. Se si vuol trovare una soluzione, bisogna trovarla nel palazzo. Non si può esporre un bidone ogni quindici giorni, anche se non è pieno».
Condomini
Il problema permane, soprattutto per i grandi palazzi, dove le utenze sono più di nove e non è stato possibile richiedere il bidone grigio per ogni famiglia. Nonostante i proclami, il consorzio Cisa non è ancora riuscito a far partire i famosi cassonetti intelligenti che, identificando i conferimenti tramite un codice, dovrebbero far pagare quanto prodotto. Ma avverte Pugliesi: «Il Cisa ha vinto un bando per i cassonetti intelligenti ma, se tutto va bene, saranno attivi tra un paio d'anni. Così come per i costi del gas e dalla luce ci si ingegna, lo stesso bisogna fare per la Tarip. Occorre stimolare gli amministratori di condominio e avvertire gli addetti a mettere fuori i bidoni e a non esporli ogni quindici giorni ma una volta al mese. Mentre la villetta non ha più margini di miglioramento, per i condomini, invece, si aprono delle opportunità da cogliere per risparmiare». In tempi di aumenti generalizzati non è poco.
Ritardi e costi
Tuttavia chi si prenderà la briga di coinvolgere i vicini di casa? Forse meglio collegarsi ai social dove, da giorni, le gente scrive inferocita per l'ennesima cartella dei rifiuti, recapitata a un mese di distanza dall'acconto, spedita a giugno. Tra l'altro quest'ultima ha registrato un incremento di circa 15 euro solo per i costi fissi, vale a dire personale e carburante. Tutto ciò nonostante percentuali prossime all'80%. Non sarà, allora, che il costo del porta a porta risulta troppo alto? Interviene Pugliesi: «Indubbiamente il costo della raccolta a domicilio risulta più caro di quello stradale. Ma spetta al consorzio ritornare sui propri passi. Non dipende affatto dalle decisioni di ogni singolo Comune».
Se, al momento, una soluzione per abbattere i costi appare lontana, si potrà almeno rateizzare il conguaglio che, in alcuni casi, supera i 300 euro? Conclude Pugliesi: «La rateizzazione del conguaglio non è prevista da delibera di consiglio ma se ci sono situazioni particolari l'ufficio tributi è a disposizione per concordare una dilazione dei pagamenti. Non credo ci siano problemi a venire incontro alla cittadinanza. Inoltre si continua a lavorare sull'accertamento per far in modo che diminuisca il contributo versato da ogni utente».