Chiude il traforo del Monte Bianco è polemica nell'Eporediese.
Chiude il traforo
Da settembre chiude il traforo del Monte Bianco ed è polemica nei paesi della Valle Dora. "Il tunnel verrà chiuso per 4 mesi l' anno per 18 anni - stigmatizza Fausto Francisca, sindaco di Borgofranco - E gli imprenditori "gireranno al largo" da Canavese e Biellese".
Il commento del sindaco
"C'era l' alternativa? Si, ma disturbava Courmayeur e Chamonix. Vogliono rianimare un " tunnel" che negli anni 60 era stato costruito per auto e mezzi leggeri. Oggi siamo fermi a quel tipo di tunnel, ma i tir sono di 44 tonnellate e " continuano" a viaggiare su strade e su ponti costruiti prima degli anni 60. Mentre per costruire un percorso ferroviario moderno si rischia di mettere a "ferro e fuoco" le Valli, gli investimenti su nuove "vie" su gomma non si fanno perché si preferisce "sonni tranquilli" , intanto la "produzione" si fa in altri Stati, magari a costi minori. Siamo avviati inesorabilmente verso l'"eutanasia" indolore. Purtroppo c'è qualcuno che non ci sta".
Gli effetti sul traffico
Oltre al problema sul trasporto merci si aggiunge quello legato al traffico che verrà "dirottato" sulla tangenziale di Torino, già congestionata dal traffico. E le ripercussioni hanno inevitabilmente scatenato il dibattito sui lavori pubblici e le opere strategiche per il Paese, osteggiate da anni.
Le polemiche
"Se ci fosse la TAV il trasporto potrebbe andare su rotaia non intaserebbe il traffico e zero inquinamento", replica un utente al post pubblicato dal sindaco Francisca. "Non so valutare quanto la chiusura periodica del tunnel possa danneggiare la sgangherata economia canavesana - scrive un altro - ma riesco a comprendere molto meglio quanto l'assenza di una circonvallazione e di almeno un sovrappasso ferroviario influenzi l'economia e la qualità della vita di Borgofranco. Forse sarebbe meglio guardare ai problemi più vicini e cercare di risolvere quelli".
Le opere attese in paese
"Dei due sovrappassi sulla ferrovia se ne parla da anni - replica in sindaco in merito - Sicuramente dai primi piani regolatori degli anni 80 in merito alla discesa della ex SS 419 verso l' ipotizzato casello autostradale di Baio Dora (proposta del 1972, assessore PCI Ceccone di Ivrea). Dopo il 95 tutti gli assessori provinciali di Torino (Rivalta, Ponzetti, Ossola, Avetta etc.) hanno proposto e progettato i sovrappassi. Purtroppo il sovrappasso è di pertinenza delle ferrovie, le strade di collegamento al sovrappasso sono di pertinenza degli Enti (Anas Regione, Città Metropolitana o Comune) a cui si collegano. Negli anni abbiamo discusso (almeno io da Sindaco durante i miei mandati) con le ferrovie le soppressioni dei passaggi a livello (almento 3 per ogni ogni sovrappasso). C' è stata anche un convezione firmata da Ferrovie, Regione, Città Metropolitana, Comuni e Bim sull'accordo di programma per la realizzazione dei sovrappassi e sottopassi. Nel dicembre 2013, su mio espresso interessamento, il capo dipartimento dell' Anas aveva fatto predisporre lo studio di fattibilità della circonvallazione di Borgofranco, che prevedeva il traforo di Montebuono. Le tre idee progettali aveva costi differenti dai 38 ai 42 milioni di Euro. Non essendo più sindaco nel 2014, non si scelse (il traforo di Montebuono in sostanza non era gradito alla nuova amministrazione) e dai primi posti in graduatoria, anche per incidenti contingenti, si calò in basso nelle classifiche, e fu preferita la circonvallazione di Arè a Caluso.
Tra le opere primarie nel tratto Ivrea-Quincinetto fu scelto il sottopasso pedonale a Campagnola.
Da allora ci sono stati incontri promossi dal sottoscritto per sia i sovrappassi (almeno uno) sia per la circonvallazione (allargamento strada per Baio fino alla circonvallazione e la richiesta per una nuova strada tra Area Case Alcan e Campagnola) sia per il recupero della stazione, con aumento fermate e un polo di mobilità sostenibile. Ultimamente, nei momenti di discussione sulla elettrificazione, ho presentato ulteriore richiesta di sovrappassi. Il risultato non dipende dal Comune di Borgofranco, perché sta facendo ed ha fatto tutti i passi possibili. Purtroppo i tempi nell' amministrazione pubblica sono sempre incerti e spesso lunghi".