la sfida

L'impresa di Maurizio Favaretto il primo non vedente a percorrere in bicicletta i circa 70 km da Vestignè a Ceresole Reale

In poco meno di sette ore, contando una meritata sosta a Locana per le dovute congratulazioni e il supporto del Sindaco Mauro Peruzzo Cornetto prima dello sprint finale

L'impresa di Maurizio Favaretto il primo non vedente a percorrere in bicicletta i circa 70 km da Vestignè a Ceresole Reale
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L'impresa di Maurizio Favaretto il primo non vedente a percorrere in bicicletta i circa 70 km da Vestignè a Ceresole Reale in poco meno di sette ore, contando una meritata sosta a Locana per le dovute congratulazioni e il supporto del Sindaco Mauro Peruzzo Cornetto prima dello sprint finale.

L'impresa di Maurizio Favaretto

Maurizio Favaretto ce l’ha fatta: è stato il primo non vedente a percorrere in bicicletta i circa 70 km che separano Vestignè, dove risiede presso la "Residenza Tina", da Ceresole Reale in poco meno di sette ore, contando una meritata sosta a Locana per le dovute congratulazioni e il supporto del Sindaco Mauro Peruzzo Cornetto prima dello sprint finale. Il tragitto è stato affrontanto in tandem, con il supporto di Alessandro Bonino prima e di Angelo Vazzana poi, che sono stati i suoi occhi in questa avventura, con l’assistenza tecnica di Silvia Daghetto alla guida del furgone ammiraglia e, nell’ultimo tratto, insieme a Mauro Durbano, Vicesindaco di Ceresole Reale, che ha affiancato la squadra fino alla meta.

Un grande traguardo

“Come amministrazione abbiamo accolto da subito con entusiasmo l'idea di Maurizio - ha commentato Durbano - Lui, con la sua determinazione e voglia di nuove sfide, rappresenta un bellissimo esempio di come gli ostacoli possono essere affrontati e superati al meglio, anche in condizioni estreme. È stato un grande onore poterlo accompagnare in questa sua impresa”. Ad attenderli a destinazione una piccola cerimonia e la consegna di una pergamena per festeggiare e ricordare l’impresa positivamente conclusa, che senza dubbio resterà negli annali. Ma Maurizio non è nuovo a queste sfide: in precedenza ha pedalato fino ad Arona, a Superga e ad Oropa, semplicemente questa volta ha voluto alzare un pò l’asticella della prova, arrivando a 1.600 mt d’altezza, quella verso Ceresole Reale tra l’altro è una delle salite più avvincenti del Canavese.

L'impresa

“Ha sempre avuto una grande passione per lo sport, è stato anche presidente della Foglizzese Calcio, e per la montagna” spiega Angelo Vazzana, direttore della struttura e primo sostenitore di Maurizio in questa avventura da superuomo “poi nel 2019 ci è venuta in mente l’idea della bicicletta come nuova occasione di mobilità, quindi abbiamo iniziato ad allenarci insieme al mattino presto, anche alle 6:00, prima di iniziare la giornata e da allora entrambi coltiviamo questo progetto comune e pionieristico” tenendo ben presente che tutto questo và contestualizzato nella realtà di una RSA, Maurizio ha 67 anni, è non vedente da alcuni anni e si allena in modo continuativo da dopo il periodo Covid, insomma è lui l’erore di giornata e a lui e a quanti lo sostengono non può che andare la nostra stima, perchè oltre al bellissimo messaggio di inclusione, forza d’animo e resilienza che incarna e veicola, Maurizio Favaretto entra nella storia come il primo non vedente residente in rsa ad aver raggiunto Ceresole Reale in bicicletta.

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