Lezione con i visori nell'aula virtuale
All’Istituto Comprensivo Gozzano sta nascendo un polo d’eccellenza con l’aula virtuale In digitale, attraverso dei visori, gli studenti potranno studiare, visitare musei e «rivivere» la storia
Lezione con i visori nell'aula virtuale all’Istituto Comprensivo Gozzano sta nascendo un polo d’eccellenza con l’aula virtuale. In digitale, attraverso dei visori, gli studenti potranno studiare, visitare musei e «rivivere» la storia. L'intervista al dirigente Natale Necchi.
Lezione con i visori nell'aula virtuale
Professor Natale Necchi l’anno scolastico che si è aperto da qualche giorno, per ciò che concerno il suo Istituto, ricomincia con tutte le strutture al meglio? Con la manutenzione ordinaria estiva portata termine?
«Tutte le richieste che avevo formulato alle tre amministrazioni su cui gravitano i plessi del mio istituto comprensivo devo dire che sono state esaudite. Questo per effetto anche dell’ottima collaborazione instaurata con i tre Comuni (Rivarolo, Bosconero e Feletto) che è soddisfacente».
Prima del suo arrivo a Rivarolo, c’era un tema aperto per i plessi di via Lemaire sulla mancanza di video camere: sono state installate?
«Se parla delle videocamere sul piazzale, quella sì, è stata posizionata. Ma devo anche aggiungerle che da quando sono arrivato non mi sono mai ritrovato, per fortuna, a dover affrontare problemi legati ad atti di vandalismo. Comunque, confermo che sul piazzale l’occhio elettronico c’è».
L'algoritmo per le cattedre
In queste ore non si parla che si personale scolastico e Ata che manca: a Rivarolo com’è la situazione per ciò che concerne la scuola primaria di primo e secondo grado?
«Devo dire che non ci sono criticità da questo punto di vista. La digitalizzazione del processo di assegnazione delle cattedre (il famoso algoritmo, ndr) ha aiutato molto, anche se dei buchi da coprire ci sono ancora. Ma iniziamo l’anno con molti insegnanti già al loro posto e dalla seconda settimana, credo, saremo anche in grado di iniziare con l’orario definitivo, per questo mi ritengo soddisfatto di come stanno andando le cose».
Anche per il mondo scuola si parla di Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza: ha dato quell’impulso (economico) che ci si aspettava anche al suo Istituto comprensivo?
«Direi proprio di sì: per le scuole che gestisco, che coinvolgono circa 1300-1400 studenti, abbiamo avuto, così come da disposizioni ministeriali, 220.000 euro ed entro il 30 settembre dobbiamo terminare le procedure per avviare gli affidamenti di spesa».
In particolare su cosa vi siete concentrati?
«Devo dire che quando l’anno scorso sono arrivato ho trovato una scuola dal punto di vista informatico e delle reti internet messa bene e che adesso abbiamo potenziato e con i nuovi progetti vogliamo farla diventare d’eccellenza».
In che modo?
«Stiamo mettendo a punto un’aula “virtuale”, un laboratorio che oltre ai computer potrà contare anche su dei visori… virtuali, appunto. Nel progetto ne abbiamo previsti trenta in maniera tale da poter fare delle lezioni con più alunni contemporaneamente. Con l’aula siamo già partiti e adesso speriamo di implementare, appunto, con questi nuovi strumenti».
Vivere la storia
In che modo pensate di inserirle questi nuovi apparecchi digitali nella didattica?
«Immagini una visita guidata in una galleria d’arte fatta però nell’aula virtuale con i visori sul volto. Oppure “vedere” il contenuto di un museo di chissà dove di cui si è parlato a lezione; simulazioni di eventi storici e comunque, ci sono moltissimi contenuti da cui attingere. Una sorta di didattica virtuale: ora non so le altre scuole che tipo di scelte abbiano fatto on i fondi Pnrr, ma se fossimo gli unici ad aver intrapreso questa strada, potremmo anche diventare punto di riferimento nella zona per questo genere di lezioni».
Il tutto, immagino, non con un «preside solo al comando», ma grazie ad un lavoro di concerto...
«Esattamente. E colo l’occasione per ringraziare il mio team scolastico per i progetti Pnrr elaborati, per le idee che hanno avuto e delle quali, proprio in questi giorni, stiamo chiudendo la procedure per l’affidamento nella speranza che i materiali arrivino il prima possibile».
Maurizio Vermiglio