San Benigno

Cani e aree verdi, modificata l'ordinanza

I quattrozampe possono di nuovo accedere ai parchi pubblici. Coinvolto anche il Tar

Cani e aree verdi, modificata l'ordinanza
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Cani e aree verdi, il Comune di San Benigno modifica l'ordinanza: i quattrozampe possono di nuovo accedere ai parchi pubblici.

Cani e aree verdi

I cani di San Benigno possono di nuovo accedere alle aree verdi e ai pachi gioco pubblici. Già, “di nuovo”, perché un’ordinanza emessa lo scorso 14 luglio dal Comune per regolare il comportamento dei possessori di animali (in seguito a una serie di spiacevoli episodi di inciviltà) interdiceva appunto tali spazi ai quattrozampe, con sanzioni da 25 a 500 euro. E già al tempo la cosa non aveva mancato di suscitare polemiche tra la cittadinanza. Poi era scesa in campo l’associazione animalista Earth Odv, sottoponendo l’atto comunale al giudizio del Tar del Piemonte, il quale, solo pochi giorni fa, ne ha reso nota la sospensione cautelare.

Un problema burocratico

Nelle ore immediatamente successive si è parlato di “sentenza definitiva” o addirittura di “condanna del Comune”, dipingendo un’atmosfera da scontro frontale tra l’Amministrazione sanbenignese e l’associazione. Ci pensa la presidente di Earth Odv Valentina Coppola a ridimensionare la vicenda e a mettere in ordine i fatti: «Noi avevamo sì impugnato l’ordinanza, perché non è possibile vietare ai cani di entrare nelle aree verdi, visto anche che i comuni possono multare chi non raccoglie le deiezioni. Ma il sindaco di San Benigno Alberto Graffino si è subito mostrato disponibile ad apportare delle variazioni al regolamento e insieme abbiamo concordato una nuova ordinanza. Ciò che è successo dopo dipende da un problema squisitamente burocratico: questa nuova ordinanza non è stata notificata al Tar prima dell’udienza, nella quale comunque si è espressa una sentenza non di merito ma solo cautelare. Il nostro avvocato provvederà ora a rimediare a questo equivoco, comunicando che non intendiamo procedere con la causa».

Il capoverso modificato

Graffino, dal canto suo, specifica che «non abbiamo mai avuto intenzione di costituirci in giudizio, con tutte le spese che ciò avrebbe comportato» e che «la piccola variazione apportata non cambia l’impianto generale di un’ordinanza che comunque ha senso di esistere. E lo dico essendo in prima persona possessore di un cane». Sul testo aggiornato, il capoverso “della discordia” recita ora: «Divieto di introdurre cani all’interno delle fitness e gioco attrezzate recintate e, per quelle non recintate, ad una distanza non inferiore a metri 10 dalle attrezzature»

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