Striscione contro le FrecceTricolori: due giovani denunciati
«Ma quali Frecce? Spettacoli di guerra fanno morti qui e altrove. Fondi per trasporti, sanità e istruzione»
Striscione contro le FrecceTricolori: due giovani denunciati. «Ma quali Frecce? Spettacoli di guerra fanno morti qui e altrove. Fondi per trasporti, sanità e istruzione»
Striscione contro le FrecceTricolori
Uno striscione rivendicato da «Potere al Popolo» è comparso nella notte tra giovedì e venerdì 22 settembre sotto la Freccia Tricolore che fa da monumento lungo la provinciale 2, all'ingresso di Caselle. Uno striscione eloquente che cita la tragedia di San Francesco al Campo costata la vita a Laura Origliasso, 5 anni appena. Due giovani sono stati intercettati dai carabinieri della Stazione di Caselle e dal Radiomobile di Venaria subito dopo l'atto dimostrativo. Sono stati identificati ed è scattata la denuncia per affissione illegale. Uno dei due è stato trovato anche in possesso di un coltello a seguito della perquisizione sul posto del Radiomobile.
"Spettacoli di guerra"
«Ma quali Frecce? Spettacoli di guerra fanno morti qui e altrove. Fondi per trasporti, sanità e istruzione» il testo dello striscione di protesta che è stato poi rimosso. «E' inaccettabile - fanno sapere dal movimento di sinistra - che lo Stato spenda fondi pubblici per spettacoli assurdi che normalizzano le armi e la guerra. Manifestazioni che generano morte, come avvenuto qui a Caselle. Gli stessi aerei che quando sono in funzione seminano morte e distruzione anche in altri paesi. Che si investa nei bisogni della gente, non nelle parate militari e nella guerra».
Il gruppo politico in un comunicato diffuso su Instagram, dichiara: «Nei nostri territori gli ospedali continuano a chiudere, oppure si minaccia di privatizzarli come nel caso di Lanzo, e i trasporti pubblici sono sempre più cari ed inefficienti. Sentiamo parlare di “disagi” ora che, riaperte le scuole, i bus sostitutivi non bastano per tutti gli studenti: le parole giuste sono disservizio e ingiustizia. Nel frattempo è inaccettabile che lo Stato spenda fondi pubblici per spettacoli assurdi che normalizzano le armi e la guerra. Manifestazioni che generano morte, come avvenuto la scorsa domenica (in realtà sabato ndr) qui a Caselle, in cui una famiglia è stata travolta da un aereo fuori controllo. Gli stessi aerei che quando sono in funzione seminano morte e distruzione anche in altri paesi».
Forze dell'ordine
Lo striscione ha subito allertato le forze dell'ordine. «Denunciamo l’assurdo dispiegamento di forze, che per uno striscione, ha visto intervenire ben quattro mezzi dei carabinieri e una decina di militari, che si sono prodigati per ore nel cercare ogni cavillo per far partire ammende e denunce penali nei confronti dei nostri attivisti: nessuna conferma del nostro messaggio politico fu mai più solerte e rapida nel manifestarsi come veritiera. E' più criminale appendere pacificamente uno striscione o chiudere un ospedale e una linea ferroviaria?. Ci domandiamo quali siano le priorità dei militari nel nostro territorio e se la loro azione non cercasse invece di intimidire e puntare a silenziare chi in zona denuncia la situazione di crisi crescente che vive il nostro territorio e non la accetta, mentre deve subire la presenza di costosissimi e pericolosi spettacoli mortali a pochi metri dalle nostre case». La presenza delle forze dell’ordine nella zona aeroportuale è stata visibilmente incrementata (anche con i carabinieri del Battaglione Moncalieri) nel timore di dimostrazioni.