Mozione per Israele, scoppia la polemica in Consiglio comunale
Botta e risposta al vetriolo tra maggioranza e opposizione
Mozione per Israele, scoppia la polemica in Consiglio comunale a Ivrea.
Mozione per Israele
La Mozione per Israele presentata dal gruppo di centro-destra, con primo firmatario Andrea Cantoni, ha scatenato la polemica in Consiglio comunale, giovedì 26 ottobre 2023. Poco prima dell'inizio dell'assise civica, il presidente del Consiglio comunale, Luca Spitale, ha convocato la capigruppo. Che è durata circa un'ora prima dell'inizio vero e proprio dell'assise civica.
La contro-mozione
La maggioranza di centro-sinistra, in base a quanto dichiarato poi in assise civica, aveva presentato una contro-mozione. Stando al regolamento era possibile presentarla essendo sullo stesso argomento: la situazione tra Israele e Palestina. L'opposizione, a quel punto, ha scelto di ritirare la propria. Se da una parte l'opposizione chiedeva di condannare l'azione terroristica di Hamas compiuta ai danni di Israele il 7 ottobre scorso, ed esporre la bandiera israeliana fuori dal municipio in segno solidarietà; dall'altra, la mozione della maggioranza voleva "bilanciare" il testo introducendo anche la parte palestinese, proponendo, ad esempio, di esporre entrambe le bandiere. Alla fine è rimasta la Mozione a firma dei gruppi di opposizione del centro-destra che a quel punto sarebbe stata poi emendata dalla maggioranza.
Cantoni abbandona l'aula
Andrea Cantoni, primo firmatario della mozione presentata dall'opposizione, una volta iniziato il Consiglio comunale, ha dichiarato di ritirare la mozione pro Israele. Tra i motivi della sua scelta la proposta della maggioranza di centro-sinistra di esporre entrambe le bandiere: "Che senso avrebbe esporre la bandiera della Palestina che non è uno Stato riconosciuto da quello italiano? - ha precisato Cantoni sollevando altre contraddizioni politiche (nel video la sintesi del suo intervento) - Avrebbe avuto più senso, in quest'ottica, discutere eventualmente un Odg per chiedere al Governo il riconoscimento dello Stato palestinese". Si è scatenata la bagarre: se da regolamento la discussione si sarebbe dovuta sospendere - così sostengono dalle fila dell'opposizione - si è innescato invece un serrato botta e risposta tra schieramenti opposti. E, quando la consigliera di maggioranza Fiorella Pacetti (Pd) ha preso parola, polemizzando apertamente con Cantoni, quest'ultimo ha abbandonato l'aula.
Dalla Maggioranza
Tra i commenti espressi dalle fila della maggioranza Vanessa Vidano (Viviamo Ivrea) ha evidenziato l'importanza di "schierarsi a favore della pace e della cooperazione dei popoli". Habib Benoukaiss (Pd) ha espresso solidarietà a israeliani e palestinesi. "Hamas non rappresenta l'Islam o i Musulmani - ha detto - La Palestina non è fatta tutta da terroristi". Poi Andrea Gaudino (Laboratorio Civico) si è detto indignato dal comportamento di Cantoni, ha snocciolato dei dati dell'Onu sulle vittime e definito la mozione della minoranza "di parte". "Bisogna uscire dalle tifoserie da stadio e dire che si è con entrambi i popoli - il suo intervento - Se Hamas è un terrorista io credo che anche lo Stato di Israele sia un terrorista. Ci si poteva esprime su questo tema, invece così non ci è stata data la possibilità, lo faremo al prossimo Consiglio comunale". Nella Franco (Pd) ha sottolineato: "I popoli in sofferenza sono due, anche i palestinesi che non hanno a nulla a che vedere con i terroristi". Emanuele Longheu ha invece invitato i colleghi a chiudere il dibattito (dopo quasi un'ora) per poter dedicare altrettanto tempo alle tematiche locali all'Odg dell'assise civica.
All'opposizione
Dalle fila dell'opposizione si è stigmatizzato soprattutto l'esternazione del consigliere Gaudino di Laboratorio civico. Dapprima Gabriele Garino (FdI): "Consigliere Gaudino, mi spiace dica che questa mozione sia vergognosa dando ad Israele dello Stato di dittatura che non è. Lei non condanna lo Stato di Hamas, la dittatura è di Hamas, bisogna ammettere che Hamas è un dittatore, e bisogna condannare gli atti terroristici", ha concluso ricordando l'attentato compiuto in Belgio di recente. E poi anche il consigliere, sempre all'opposizione, Massimiliano De Stefano (Azione - Italia Viva), fino a quel momento rimasto in silenzio, si è dissociato dal pesante accostamento tra "Israele" e l'aggettivo "terrorista": "Non condivido l'affermazione del consigliere Gaudino che dà del terrorista a Israele". E' intervenuta anche Elisabetta Piccoli ammonendo chi dalla maggioranza aveva tacciato l'opposizione di strumentalizzare il dramma delle vittime e dei morti.
Il silenzio ha messo tutti d'accordo
Alla fine di un dibattito al vetriolo durato più di un'ora tra schieramenti opposti, la sintesi si è trovata nel silenzio. E' stata infatti accolta la proposta del consigliere di opposizione Massimiliano De Stefano: tutti in piedi per un minuto di silenzio commemorando così tutte le vittime, israeliane e palestinesi.