Multe mai pagate, arriva il giro di vite contro i furbetti a Rivarolo
Il comune vanta un credito di 195mila euro...
Multe mai pagate, arriva il giro di vite contro i furbetti a Rivarolo: il comune vanta un credito di 195mila euro...
Multe mai pagate, arriva il giro di vite contro i furbetti a Rivarolo
Non bastavo i genitori «furbetti» delle mensa scolastica dei figli a mettere in crisi i conti del bilancio del Comune, ci volevano anche quelli delle multe. Ai 100.000 euro che mancano al conto economico per il servizio di refezione utilizzato dagli studenti delle elementari e asilo di Rivarolo - di cui si è discusso e litigato in Consiglio comunale qualche settimana fa - adesso si aggiungono 195.071,45 euro (per la precisione) di verbali staccati e messi sui parabrezza delle auto dai Vigili urbani e stracciati. Mai pagati. Ignorati. Ed è per questo motivo il settore di Polizia municipale a capo del commissario Sergio Cavallo ha emesso a «ruoli ordinari coattivi» tutte le sanzioni al codice della strada degli anni 2018, 2019 e 2020. Tradotto: nelle prossime settimane le buche delle lettere di chi, nel triennio in oggetto è incappato in un divieto di sosta o fotografato da un autovelox e non ha pagato la relativa sanzione, riceverà direttamente dall’Agenzia delle Entrate il sollecito a farlo con tanto di mora e interessi.
E poi ci sono gli oneri di riscossione...
In particolare, gli “oneri di riscossione”, che sono dovuti per il funzionamento del servizio nazionale di riscossione prevedono che in caso di pagamento effettuato entro 60 giorni dalla notifica della cartella, tali oneri siano pari al 3% delle somme riscosse. In caso di pagamento effettuato dopo 60 giorni dalla data di notifica della cartella gli “oneri di riscossione”, interamente a carico del debitore, sono pari al 6% dell’importo dovuto.
I numeri
Dunque, partendo dal 2018 l’importo residuo attuale da incassare, secondo l’Agenzia Entrate Riscossione a fronte di incassi già effettuati e sgravi concessi, risulta essere di € 84.786,92 con la disponibilità ad incassare di € 23.100,76 e che porta l’accertamento a € 61.686,16. Nel 2019, invece, l’importo residuo attuale da incassare, risultante sempre dal sito Agenzia Entrate Riscossione a fronte di incassi già effettuati e sgravi concessi, è di € 70.144,39, al netto di € 22.087,07 pronti all’incasso, riduce l’accertamento a € 48.057,32. E arriviamo al 2020, anno del lockdown con la circolazione ferma da marzo e fino all’inizio dell’estate, l’importo residuo attuale da incassare, risultante dal sito Agenzia Entrate Riscossione a fronte di sgravi concessi è di € 40.140,14. Un tesoretto non da poco, parliamo di quasi 200.000 euro che manca al Titolo I, quello tanto evocato dall’assessore al bilancio Francesco Diemoz da cui si attinge per le manutenzioni degli stabili comunali, per i servizi e tutti gli interventi che servono per rendere vivibile e funzionale la città.