Sei lavoratori in nero guai per il titolare di un bar pub delle Valli di Lanzo
I militari dell'arma hanno effettuato controlli in 7 attività commerciali (ristoranti, bar, pub, residenze per anziani) verificando in loco un totale di 21 posizioni lavorative, di cui 11 sono risultate irregolari
Sei lavoratori in nero su otto dipendenti, finisce neu guai il titolare di un bar pub delle Valli di Lanzo.
Controlli dei carabinieri
Nel mese di ottobre, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Torino con l’ausilio dei colleghi dell’Arma Territoriale del Comando Provinciale Carabinieri di Torino hanno effettuato una serie di controlli nell’ intera provincia di Torino volti a verificare il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per il contrasto al fenomeno del lavoro sommerso.
L’attività di controllo si focalizzata nella città di Torino e in provincia, in particolare sono state controllate 7 attività commerciali (ristoranti, bar, pub, residenze per anziani) verificando in loco un totale di 21 posizioni lavorative, di cui 11 sono risultate irregolari.
Sei lavoratori in nero guai per il titolare di un bar pub delle Valli di Lanzo
Le ispezioni hanno consentito di individuare due titolari di Bar, i quali a discapito della sicurezza e dei diritti garantiti ai lavoratori, impiegavano personale senza la preventiva comunicazione di assunzione, (in nero) circostanza la quale non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ai fini contributivi, né assistenziali in caso di infortunio. In particolare in un bar pub della bassa Val di Lanzo in un controllo serale i militari sorprendevano a lavoro 6 lavoratori irregolari su 8 impiegati con l’impiego di un minore, tutti retribuiti in contanti, violando così le disposizioni di legge sulla tracciabilità dei pagamenti ai lavoratori, medesime condizioni venivano riscontrate in un attività di ristorazione nella città di Torino dove veniva rilevata la presenza di 5 lavoratori in nero di cui due irregolari sul territorio nazionale.
Regolarizzazioni
Le posizioni dei lavoratori precedentemente “in nero” andranno regolarizzate per il periodo sommerso con la ricostruzione vera e propria del rapporto di lavoro. I datori di lavoro, infatti, dovranno versare la mancata contribuzione e retribuzione oltre alle sanzioni.
Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro
Ulteriori controlli sono stati svolti in materia di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, riscontrando irregolarità in ulteriori 5 attivitàsono risultate carenti sotto il profilo della sicurezza,con il riscontro della mancata redazione del DVR documento di valutazione dei rischi, mancata nomina del servizio RSPP, omessa sorveglianza sanitaria obbligatoria (mancata visita medica dei lavoratori), sospendendo così immediatamente le attività imprenditoriali sino al ristabilirsi delle idonee condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e deferendone all’A.G. i titolari.
Sanzioni per oltre 33mila euro
Complessivamente i provvedimentisanzionatori di carattere amministrativo ammontano a euro 33.500.
L’attività di controllo effettuata dai militari del NIL e delle Stazioni dell’Arma Territorialesi inquadra in un costante dispositivo di prevenzione e repressione al lavoro sommerso posto in essere dal Comando Provinciale Carabinieri di Torino con l’ausilio dello speciale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Torino, il tutto a tutela dei lavoratori e nel rispetto delle leggi che ne regolano il loro impiego.