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Ciriè: il progetto della nuova eco-stazione fa arrabbiare, e divide il PD

I consiglieri Davide D'Agostino e Mattia Palermo (Fratelli d'Itali): «Tali affermazioni, mai smentite dai presenti in commissione pongono una grave ombra di credibilità sulla gestione del sistema rifiuti del Ciriacese e delle Valli di Lanzo»

Ciriè: il progetto della nuova eco-stazione fa arrabbiare, e divide il PD
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Ciriè: il progetto della nuova eco-stazione
fa arrabbiare, e divide il PD

«Volano gli stracci nel PD ciriacese, ma la resa dei conti avviene durante i lavori della Commissione comunale», inizia così il comunicato stampa col quale, i consiglieri Mattia Palermo e Davide D’Agostino (Fratelli d’Italia) riassumono la Commissione dove è stato trattato il tema dei rifiuti

La Commissione Consiliare per parlare del progetto ecostazione

«Martedì 30 novembre, durante la seduta della seconda commissione consiliare, era prevista l'illustrazione del progetto della nuova ecostazione Cisa che dovrebbe nascere in una parte dell’area ex Interchim, presenti il direttore di SIA Giorgio Perello e il Presidente di CISA Mario Burocco, entrambi storicamente vicini al Partito Democratico cittadino – illustrano i consiglieri - A dar fuoco alle polveri ci hanno pensato la consigliera del PD Marta Vittone e il suo esperto in commissione, lamentando una serie di difformità tra il progetto illustrato in commissione e quello a conoscenza degli esponenti del Partito Democratico. La situazione ha quindi avuto la necessità di alcuni chiarimenti, prontamente forniti dai rappresentanti del PD in commissione, i quali hanno candidamente ammesso che il Direttore di SIA ed il Presidente di Cisa avevano discusso nelle riunioni locali di partito ipotesi progettuali e, pungolati dall'assessore Pugliesi piuttosto divertito dal siparietto, hanno persino chiarito che una ipotesi sarebbe stata votata "all'unimità" dall'assemblea PD a cui avrebbero partecipato i due alti dirigenti di CISA e SIA in qualità di iscritti al PD e rei, a detta della Consigliera Vittone, di non aver mantenuto gli impegni assunti. Tali affermazioni, mai smentite dai presenti in commissione, evidentemente impreparati a reggere un attacco diretto così imprevedibile, pongono una grave ombra di credibilità sulla gestione del sistema rifiuti del Ciriacese e delle Valli di Lanzo - spiegano ancora i consiglieri di Fratelli d'Italia Davide D'Agostino e Mattia Palermo che rincarano la dose - la già precaria contraddizione politica che vede ai vertici di due organi come CISA e SIA, rispettivamente nei ruoli di controllore e controllato, due esponenti dello stesso partito politico che a lungo ha governato a Cirié in qualità di capofila del consorzio CISA, ha ormai raggiunto il suo culmine trascinando in una situazione grottesca enti ed istituzioni che avrebbero dovuto essere risparmiate dalle crisi interne al Partito Democratico locale. Pur nella loro inappropriatezza non possiamo che ringraziare il Gruppo consigliare del PD per aver avuto il coraggio di raccontare pubblicamente un episodio che dimostra il modo con cui viene intesa una gestione del territorio fatta negli interessi di partito più che in quello dei cittadini - concludono i consiglieri - una situazione che pone grave pregiudizio non solo sulla credibilità dei due alti dirigenti di CISA e SIA, incapaci di mantenere un netto distacco tra i loro ruoli e il loro attivismo politico, ma anche sull'Amministrazione Devietti che, al di là della tanto sbandierata vocazione civica dimostra ancora una volta di essere succube di dinamiche politiche degne della Prima Repubblica e che, nelle stanze di potere, il cambiamento promesso non è mai avvenuto. Chiediamo a maggioranza e Giunta comunale di prendere posizione su tale vicenda, tanto più alla luce del fatto che con Barbara Re prima e l'ex presidente del Consiglio Comunale Guido Bili la maggioranza Devietti ha sempre potuto contare su un esponente di riferimento anche nel c. d.a. di SIA. Certi atteggiamenti - concludono i due consiglieri - sono inammissibili perché sono uno schiaffo ai tanti sacrifici imposti a cittadini, utenti e lavoratori nella gestione di servizio di raccolta smaltimento e delle relative tariffe».

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