Ultimo saluto

I funerali di Andrea Mautino, il 30enne rivarolese vittima di un terribile incidente

In tanti alla cerimonia funebre che si è svolta nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 3 novembre

I funerali di Andrea Mautino, il 30enne rivarolese vittima di un terribile incidente
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I funerali di Andrea Mautino: oggi, venerdì 3 novembre 2023, l'ultimo saluto al 30enne rivarolese vittima di un terribile incidente in località Druento.

I funerali di Andrea Mautino

In tanti tra famigliari, amici e conoscenti hanno voluto porgere l'ultimo saluto ad Andrea Mautino, il 30enne rivarolese vittima di un terribile incidente nello scorso fine settimana. La cerimonia funebre si  svolta nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 3 novembre 2023, nella chiesa di San Giacomo a Rivarolo. La sua vita si è infranta contro il muro di recinzione del parco regionale de la Mandria. Domenica 29 ottobre, intorno alle 22, Andrea era a bordo della sua utilitaria in direzione Torino: aveva appena finito il suo turno di lavoro. Era in località Druento, sulla direttissima per il capoluogo che costeggia l’aristocratico polmone verde della provincia di Torino, quando nell’affrontare una rotonda, il giovane ha perso il controllo del mezzo che si è schiantato. Impatto che non gli ha dato speranza: all’arrivo dei soccorritori per lui non c’è stato più nulla da fare. Una strada che percorreva praticamente tutti i giorni da tre mesi a questa parte e cosa sia successo domenica sera è ora al vaglio dei carabinieri intervenuti per i rilievi del caso.

La militanza nel basket locale

A Rivarolo viveva da solo; città dove si era diplomato all’Istituto Aldo Moro, prima di intraprendere a Torino gli studi (con successo) in psicologia e dove aveva giocato a lungo nel settore giovanile dell’Usac Basket Rivarolo. Classe 1993, era nato a marzo, aveva fatto tutta la trafila nelle giovanili del club locale, con lui nel club anche il fratello Marco. Aveva giocato fino alla categoria Under 19. Di lui, un suo ex allenatore dell’epoca, ha un ricordo ancora molto lucido. «Era una persona molto tranquilla, educato, pacato e come lui anche il fratello Marco, che però non ho mai allenato, così come la mamma: un’ottima famiglia», ricorda Alessandro Castagna che oggi ricopre il ruolo di presidente dell’associazione sportiva. «Con noi aveva giocato in tutte le giovanili e in particolare in quella che era chiamata la squadra “open” con la quale ottenemmo grandi risultati, forse i migliori a livello giovanile. Siamo davvero dispiaciuti per quanto è successo domenica scorsa e diciamo che per il nostro club questo non è affatto un anno fortunato: prima la scomparsa di Titto (Titto Porcelli storico coach del club), poi l’incidente ad Emanuele Nigra altro ex nostro giocatore e adesso la notizia di Andrea che nonostante non giocasse più, era rimasto in contatto con akcuni di noi».

Il cordoglio di colleghi e amici

Originario di Locana tornava spesso in Valle dove la mamma Vilma gestisce con la sorella Anna la «Vitton Edil di Votton Corio». Ma lui aveva intrapreso una strada professionale diversa. Lavorava nel sociale in una struttura a Lanzo gestita dalla Cooperativa «Strana Idea», un impiego che lo gratificava che gli permetteva di poter esprimere quella sua voglia di mettersi a disposizione del prossimo. E proprio la presidente della cooperativa Cinzia Policastro attraverso una nota ha espresso il suo cordoglio. «Abbiamo appreso dai giornali la notizia che Andrea, nostro lavoratore del servizio di accoglienza migranti Mr.Grab, ha perso la vita in un incidente stradale. Siamo sconvolti e addolorati da questa tragedia e desideriamo esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi amici. Andrea lavorava con noi da tre mesi, in questo tempo si è inserito con professionalità nell’equipe di lavoro, facendosi apprezzare da tutti i colleghi e beneficiari del servizio. Con tutta Stranaidea, e in particolare l’equipe di lavoro e i beneficiari di Mr Grab, rinnoviamo la massima vicinanza e ci stringiamo alle persone più vicine ad Andrea».
Quegli amici che parlano di lui come una persona sempre disponibile, aperta al dialogo, sempre pronto a rimboccarsi le maniche per chi ne avesse bisogno.

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