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Dialisi di Ivrea in trasferta a Castellamonte

Mazza: «Noi non sappiamo ancora niente»

Dialisi di Ivrea in trasferta a Castellamonte
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Dialisi di Ivrea in trasferta a Castellamonte

Lavori di ristrutturazione

Negli ultimi giorni sono tornati all’attenzione del dibattito pubblico locale i tanto attesi lavori di ristrutturazione alla Dialisi di Ivrea, e del suo trasferimento temporaneo, durante gli interventi, nell’ex ospedale di Castellamonte. Trasferimento che, è emerso, non sono ancora stati deliberati, lasciando nella più totale incertezza i pazienti del reparto eporediese. I quali non vogliono restare in balia degli eventi e ora chiedono di poter avere tempistiche sicure. Tali richieste fanno seguito alle polemiche sollevate dal sindacato degli infermieri NurSind circa un mese fa, quando si erano puntati i riflettori sul rischio che i problemi strutturali di Ivrea (dove da tempo si attende di procedere con l’adeguamento antincendio e il rifacimento degli impianti elettrici e di condizionamento) si ripercuotessero in maniera pesantemente negativa sul Cal (Centro di assistenza locale) di Castellamonte, dopo aver messo in seria difficoltà quello di Caluso. Il problema riguarda in particolare la carenza di personale nefrologico e infermieristico.

Riqualificazione dell’ex ospedale

In merito al trasloco nell’ex nosocomio castellamonte nemmeno l’amministrazione guidata da Pasquale Mazza ha ricevuto informazioni precise: «Non sappiamo ancora quando avverrà il trasferimento - dice il sindaco -. In ogni caso, se ci potranno essere problemi dal punto di vista del personale, a preoccuparci non sono di certo questioni di spazio, dato che ci sono parecchi locali inutilizzati». E, a questo proposito, a che punto è il progetto di riqualificazione dell’ex ospedale? Si tratta di una serie di interventi sulla struttura finanziati con fondi Pnrr: «Mi è stato assicurato che le cose si stanno muovendo, e il progetto andrà avanti. Il Centro Operativo Territoriale dovrebbe essere in dirittura d’arrivo, mentre l’ospedale di Comunità e la Casa di Comunità sono previsti per il 2026. Ma è tutto confermato». Tra gli altri cambiamenti previsti, aggiunge il primo cittadino, c’è lo spostamento della Croce Rossa di Castellamonte nell’ala vecchia della struttura in piazza Pietro Nenni.

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