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Comunità energetica «Dora 5 Laghi» si allarga: sei i paesi aderenti

Entro fine novembre l’approvazione dell’associazione

Comunità energetica «Dora 5 Laghi» si allarga: sei i paesi aderenti
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Comunità energetica «Dora 5 Laghi» si allarga: sei i paesi aderenti. Entro fine novembre l’approvazione dell’associazione.

Comunità energetica «Dora 5 Laghi»

Ora entro fine novembre i Comuni aderenti dovranno votare (e approvare) la Costituzione della Cer Dora 5 Laghi, la Comunità Energetica Rinnovabile che dovrebbe portare grossi benefici al territorio. Qualcosa di concreto in materia di risparmio energetico e energie green, nonché la prima comunità del genere in Canavese. Tutto era partito lo scorso mese di maggio con Borgofranco Comune capofila a cui si erano affiancati Montalto Dora, Lessolo, Quincinetto, Quassolo, Chiaverano.

Aderenti

Lunedì 16 ottobre si è svolto l’incontro fra questi Comuni per definire in quale forma giuridica costituirsi e si è deciso di procedere con la proposta di Statuto di una Associazione. Già a luglio l’architetto Stefano Dotta, dell’Environment Building Park di Torino, coordinatore del progetto che porterà  alla Costituzione della Cer, aveva presentato il calcolo ingegneristico dei consumi  energetici dei singoli comuni. All’incontro di lunedì 16 invece, erano presenti anche i Comuni di Settimo Vittone, Carema, Nomaglio, Andrate, interessati ad inserirsi nel progetto e che, avendo già  pronti gli studi dei rispettivi consumi energetici potranno entrare di diritto come soci fondatori, portando così a 10 i Comuni aderenti già dalla prima fase. Dei Comuni aderenti al Paesc (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) è rimasto fuori già dalle prime fasi Burolo, che ha scelto di  procedere  autonomamente,  anche se l'iter progettuale è  finanziato per 62 mila euro dalla Fondazione San Paolo. Il progetto gode delle agevolazioni previste nel decreto Cer secondo il quale i Comuni sotto i 5mila abitanti che aderiscono ad una Comunità energetica possono usufruire di agevolazioni finanziarie per coprire i costi di costituzione delle Comunità stesse. L’energia prodotta confluirebbe per i paesi a nord di Borgofranco nella centrale di Montestrutto, mentre per quelli a sud nella centrale di Montalto.

Le parole del sindaco di Borgofranco

«Ora non resta che approvare lo Statuto – spiega il sindaco di Borgofranco Fausto Francisca – dopodiché inizierà la campagna di informazione affinché aderiscano i cittadini e i piccoli imprenditori. Ad occuparsi poi di tutta la parte gestionale sarà una società, probabilmente Aeg, che avrà la forza lavoro e le competenze necessarie per occuparsi di questi aspetti. Siamo nei tempi e per ora sta andando tutto secondo il crono programma stabilito per avere accesso ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione San Paolo».

Le parole del sindaco di Chiaverano

«Una volta entrati a regime si potranno aggiungere altri attori – precisa il primo cittadino di Chiaverano Maurizio Fiorentini – sia come utilizzatori, acquistando energia che come produttori installando pannelli fotovoltaici che entrambi. Per il territorio si tratta di un progetto importante perché permette in primis un grosso risparmio energetico e poi denota la volontà di fare rete degli enti locali, già avviata con la costituzione del Paesc».

Le parole del sindaco di Montalto Dora

«Il fatto che si siano aggiunti altri quattro Comuni è una nota positiva – sottolinea il sindaco di Montalto Dora Renzo Galletto – Siamo partiti in tre, poi siamo diventati sei e ora dovremmo essere dieci Comuni, questo vuol dire avviare il progetto con una base solida. Per il territorio è un’esperienza nuova perché siamo i primi a costituirci come Cer e può essere da stimolo per altri».

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