La 'ndrangheta in Canavese c'è ancora
L'intervento della procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, alla serata organizzata da Libera di Ivrea
La 'ndrangheta in Canavese c'è ancora. L'intervento della procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, alla serata organizzata da Libera di Ivrea.
La 'ndrangheta in Canavese
La 'ndrangheta in Canavese c'è ancora, nonostante le operazioni antimafia Minotauro, Cerbero e Platinum condotte negli ultimi 10 anni sul territorio. E' quanto emerso nel corso della serata, giovedì (16 novembre) promossa da Libera di Ivrea, allo Zac! per parlare anche delle infiltrazioni della criminalità organizzata sul territorio locale.
L'intervento della procuratrice di Ivrea
Nel corso del suo intervento, la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, si è a lungo soffermata sull'argomento, ricordando le operazioni antimafia condotte sul territorio, a cominciare proprio dalla Minotauro - era il 2011 - definendo per la prima volta la presenza di almeno 5 "locali", ossia 'ndrine, in Canavese, con a capo i boss. Citando l'ultima relazione annuale dell'antimafia, la procuratrice capo di Ivrea ha rimarcato come le commistioni siano sempre più a livello imprenditoriale, e "sorvegliati speciali" siano gli appalti ed i fondi legati al Pnrr.
Il 2024 e le elezioni a più livelli
Proprio all'indomani dell'incontro a Ivrea, Avviso Pubblico (associazione di enti pubblici nata nel 1996 per promuovere la cultura della legalità, di cui Ivrea fa parte) ha reso noto il nuovo dossier “La Linea della palma” sui Comuni sciolti per mafia. E' stato infatti presentato venerdì, 17 novembre, in occasione dell’apertura della prima Scuola di formazione politica "Amministratori consapevoli". Dal 1991 al 30 settembre 2023 sono stati 383 i decreti di scioglimento in ben 11 Regioni, 280 hanno riguardato Consigli comunali, e in 6 casi ad essere commissariate sono state Asl. Il Piemonte è, insieme alla Liguria, la sesta Regione per Enti locali sciolti per mafia con 3 amministrazioni coinvolte da quando è entrata in vigore la legge sugli scioglimenti per mafia. Il monito da Avviso Pubblivo: “Il prossimo anno andranno al voto il 46% dei Comuni italiani. Se non può esistere una mafia senza rapporti con la politica, può e deve esistere una politica senza alcun rapporto né con la mafia né con i sistemi corruttivi”.