Un canavesano sul palco con Lorella Cuccarini, è il protagonista maschile nel musical Rapunzel
L'intervista al 33enne salassese Renato Crudo
Un canavesano sul palco con Lorella Cuccarini, è il protagonista maschile nel musical Rapunzel.
Un canavesano sul palco con Lorella Cuccarini
Una sessantina di salassesi in trasferta al teatro Alfieri di Torino per assistere al musical «Rapunzel» dove recita un salassese. Domenica 19 novembre tante persone di Salassa, Valperga e Rivarolo hanno assistito allo spettacolo andato in scena nella capitale sabauda, nel cui cast è presente la celebre presentatrice televisiva Lorella Cuccarini nel ruolo della strega. Caso vuole che, invece, il protagonista maschile sia una salassese, Renato Crudo, 33 anni. Ragione per cui abbiamo colto l'occasione per intervistarlo.
L'intervista
Come sei arrivato a svolgere questo mestiere?
«Nella mia famiglia la passione per l'arte c'è sempre stata. Prima di diplomarmi all'Itis di Rivarolo, ho seguito un corso di musica, grazie al quale, a 20 anni, ho affrontato un provino in una scuola di Bologna, la Psmt, e sono stato preso. L'ho frequentata per un triennio. Il mio primo cast era uno spettacolo con Enzo Iacchetti, il primo che ha visto del potenziale in me. Finora ho avuto sempre l'opportunità di lavorare. Purtroppo di persone dedite al musical nel Canavese non ce ne sono tante».
In che modo è arrivata l'opportunità di recitare con Lorella Cuccarini?
«Ho preso parte ad altre rappresentazioni del teatro Brancaccio di Roma, in allestimenti come Aladin, Aggiungi un Posto a Tavola e altre opere. Quindi l'anno scorso si è inteso rimettere in piedi Rapunzel, una rappresentazione del 2016, e mi hanno chiesto se volevo partecipare. Così mi sono ritrovato a lavorare con la famosa showgirl».
Qual è il suo ruolo nel musical e per quanto tempo durerà il tour?
«Sono il protagonista maschile, il principe che salva la ragazza dalla torre. Lorella Cuccarini ha il ruolo della strega. Adesso siamo in tour e toccheremo tutta l'Italia, del Nord al Sud, fino al 28 di gennaio».
Notare la presenza di tante persone provenienti dal Canavese è stata una bella esperienza?
«Certo perché a Torino non capita spesso recitare. La mia attività si concentra maggiormente a Milano o a Roma. Per chi abita in Canavese è più difficile assistere ai musical. Sono contento che, questa volta, le persone si siano attivate con un pullman da Salassa».
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
«Sto insegnando a una scuola di musica a Forno Canavese, la Bertot, dove insegno canto, in quanto mi piace essere legato al mio territorio d'origine. Mentre per quanto concerne il teatro, ogni volta che finiscono le rappresentazioni, s'inizia sempre da zero. Vorrei quindi continuare a svolgere il mio mestiere».