Il caso

Procura di Ivrea, i sindaci scrivono al Ministro Nordio

Si chiede un incontro per trovare una soluzione al problema di organico che persiste da un decennio

Procura di Ivrea, i sindaci scrivono al Ministro Nordio
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Procura di Ivrea, il sindaco eporediese Matteo Chiantore insieme a numerosi primi cittadini del Canavese  scrive al Ministro Nordio.

Procura di Ivrea

Sulla situazione alla Procura di Ivrea, il sindaco eporediese Matteo Chiantore scrive al Ministro Nordio. Il palazzo di giustizia da ormai 10 anni soffre per la carenza di organico. Una criticità ribadita anche in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario dal Procuratore Generale di Torino, sollecitando delle soluzioni.
Matteo Chiantore, sindaco di Ivrea

La lettera al ministro Nordio

"Onorevole Ministro della Giustizia Carlo Nordio,​
apprendiamo dai mezzi stampa che la Procuratrice generale reggente di Torino, Sabrina Noce, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto di Torino, ha dato voce a una questione di estrema rilevanza per il nostro territorio, sottolineando come la grave carenza di personale che attualmente affligge la Procura di Ivrea, sta producendo la “mortificazione delle aspettative di giustizia di questo circondario” e che da alcune intercettazioni telefoniche è emerso che la ridotta tempestività delle indagini condotte da questa istituzione è nota ai gruppi criminali che scelgono, quindi, Ivrea e il suo circondario per delinquere - scrive il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore -  Come rappresentanti di questo territorio e come cittadini della Repubblica Italiana siamo consapevoli della condizione nella quale versa la Procura di Ivrea ma anche dell'importanza di garantire una giustizia efficace e tempestiva per i cittadini. Mossi da questa consapevolezza sia l’amministrazione che presiedo che quella che mi ha preceduto hanno provato ad attivarsi nel limite delle proprie possibilità". Chiantore elenca le iniziative adottate: dagli accordi di collaborazione con l'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia a quelli con  l'Associazione Nazionale Carabinieri di Ivrea-Banchette per  attività di volontariato in  servizi ausiliari a favore della Procura della Repubblica. Il Comune di Ivrea, inoltre ha acconsentito al distaccamento di 4 dipendenti comunali a tempo pieno e parziale di cui 3 a totale carico economico del Comune ma in forza agli Uffici Giudiziari. In più sono stati messi a disposizione, gratuitamente, spazi di proprietà comunale idonei per l'archiviazione di documenti e materiale investigativo. "Mi rendo conto che sono piccoli gesti, sicuramente non risolutivi, ma per un Comune delle nostre dimensioni e con le note difficoltà nelle quali versano gli enti locali in genere, si tratta di uno sforzo notevole ma anche una dimostrazione del nostro impegno concreto nel sostenere le istituzioni giudiziarie - prosegue Chiantore - Con altrettanto impegno io, i miei colleghi sindaci e i colleghi amministratori degli enti superiori lavoriamo strenuamente per promuovere il nostro territorio, sia dal punto di vista turistico, che commerciale e industriale ma per farlo pienamente abbiamo bisogno che i servizi che fanno del nostro Paese una democrazia avanzata, funzionino. Parimenti è necessario che lo Stato lavori nella nostra stessa direzione, sostenendoci e coinvolgendoci in quegli iter decisionali le cui ripercussioni ricadono direttamente nei nostri ambiti territoriali. Nonostante sia consapevole che la Procura ha chiesto ripetutamente al Ministero l’adeguamento del contingente di personale amministrativo e di polizia giudiziaria, la soluzione ora prospettata dal Presidente della Corte d’Appello di Torino, Edoardo Barelli Innocenti, di rivedere la legge sulla revisione della circoscrizione di Ivrea, non ci sembra risolutiva". Sarebbe più semplice disporre l'agognato decreto ministeriale per assegnare il personale necessario. "Modificare una legge, con quanto ciò comporti in termini di tempo e di lavoro, sembrerebbe più complesso e articolato rispetto ad altre soluzioni che appaiono facilmente percorribili e i cui vantaggi sarebbero immediati - prosegue il primo cittadino di Ivrea - Rivedere la geografia territoriale, gravando su Torino, farebbe sottintendere che il capoluogo abbia del personale disponibile che potrebbe essere dislocato a Ivrea".  Tramite l’Ordine degli Avvocati di Ivrea Chiantore è inoltre venuto a sapere che nel mese di giugno del 2023 è stata approvata una graduatoria per l’assunzione di una persona con profilo professionale di istruttore amministrativo a tempo pieno  e potrebbe essere utile alle esigenze della Procura, idem  il Ministero si sta adoperando in questo senso. "Questo ci fa ben sperare - conclude Chiantore - Alla luce di quanto enunciato sopra riterrei opportuno il coinvolgimento della Prefettura, dei vertici della Procura e del Tribunale, degli amministratori degli Enti superiori, dell’Ordine degli Avvocati e di tutti i sindaci interessati per un tavolo di discussione relativo alla situazione attuale e per valutare insieme possibili strategie per affrontare le problematiche emerse; siamo convinti che una collaborazione tra le istituzioni locali e il Ministero della Giustizia possa portare a soluzioni concrete oltre che a un miglioramento complessivo della sicurezza e della percezione del nostro territorio".

I firmatari

La lettera di Chiantore per chiedere un  incontro risolutivo al Ministro Nordio è stata firmata da numerosi primi cittadini del Canavese, nonché dai parlamentari locali e dai consiglieri regionali e della Città Metropolitana di Torino.  E' una richiesta trasversale a livello politico:
On. Mauro Berruto
On. Alessandro Giglio Vigna 
Consiglieri Regione Piemonte
Alberto Avetta
Andrea Cane
I Sindaci dei comuni di:
Agliè – Marco Succio
Albiano – Venerina Rosanna Tezzon
Andrate – Enrico Bovo
Banchette – Antonio Mazza
Barone – Alessio Bertinato
Bollengo – Luigi Sergio Ricca
Borgofranco – Fausto Francisca
Burolo – Franco Cominetto
Caluso – Maria Rosa Cena
Candia – Mario Carlo Mottino
Caravino – Adriano Siletti
Carema – Flavio Vairos
Cascinette di Ivrea – Davide Paolo Guarino
Castellamonte – Pasquale Mazza (anche delegato della Città Metropolitana di Torino)
Chiaverano – Maurizio Fiorentini
Chivasso –Claudio Castello
Cossano – Aurelia Siletto
Cuceglio – Antonino Iuculano Mao Mao
Cuorgnè – Giovanna Cresto
Fiorano – Lamberto Marchesin
Montalenghe – Franca Rita Ladu
Montalto Dora – Renzo Galletto
Nomaglio – Ellade Peller
Orio Canavese – Sara Ponzetti
Pavone Canavese – Endro Bevolo
Quincinetto – Angelo Canale Clapetto
Rivarolo – Alberto Rostagno
Romano Canavese – Oscarino Ferrero
Salerano – Domenico Mancuso
Samone – Lorenzo Pietro Poletto​
San Giorgio – Andrea Zanusso
Scarmagno – Adriano Grassino
Settimo Rottaro – Massimo Ottogalli
Settimo Vittone – Sabrina Noro
Strambino – Sonia Cambursano (anche delegata della Città Metropolitana di Torino)
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