Forno Canavese

L'appello di Rebecca: «Devo tornare in America per visite e terapie, ho ancora bisogno di voi»

18 anni appena compiuti, affetta da una malattia rara che necessita di cure speciali

L'appello di Rebecca: «Devo tornare in America per visite e terapie, ho ancora bisogno di voi»
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L'appello di Rebecca: «Devo tornare in America per visite e terapie, ho ancora bisogno di voi». 18 anni appena compiuti, affetta da una malattia rara che necessita di cure speciali.

L'appello di Rebecca Caligiuri

«Mi rivolgo ancora una volta a voi in cerca d' aiuto per affrontare un nuovo viaggio negli Stati Uniti e sottopormi a visite mediche, accertamenti, approfondimenti diagnostici e terapie necessarie. Come già sapete la mia famiglia in questi lunghi anni ha speso tutti i nostri risparmi per potermi curare, ho quindi ancora bisogno del vostro supporto per poter far fronte a queste nuove spese.  Grazie di cuore per la vostra generosità e la vostra solidarietà. Siete stati un esempio di vera umanità e mi avete fatto sentire parte di una comunità accogliente». Questo è l'accorato appello che lancia la fornese Rebecca Caligiuri, 18 anni appena compiuti, affetta da una malattia rara e bisognosa di nuove terapie per trovare una cura.

"Voglio vivere, voglio combattere, voglio un futuro"

Grazie al prezioso contributo dell'associazione Noi Ci Siamo Onlus è stato possibile raccogliere risorse per questa causa su tutto il territorio canavesano. Così inizia la lettera di Rebecca: «Cari amici, gli ultimi mesi sono stati veramente molto impegnativi per me e per la mia famiglia che mi ha supportata in ogni istante. Ho combattuto con tutta me stessa per cercare di capire quale fosse quella misteriosa patologia che negli ultimi due anni ogni giorno mi sta facendo la guerra. Ho bisogno di dare un nome e una cura ai miei sintomi, ho bisogno di investire tutte le mie energie per andare oltre oceano verso una luce che non riesco più a vedere qua. Voglio vivere, voglio combattere, voglio un futuro e voglio riprendermi ciò che la vita ha tentato di strapparmi via».

Voglia di spensieratezza

«Da poco ho compiuto 18 anni, e vorrei tanto vivere le esperienze che tutti i miei coetanei sperimentano ogni giorno. Dopo il 14° intervento neurochirurgico avvenuto nel 2020 finalmente ho potuto riassaporare per due anni una quotidianità che mi ha fatto vivere momenti di vera gioia insieme alla mia famiglia e a qualche amica, ma poi qualcosa è andato storto e adesso mi ritrovo a soffrire nuovamente. Voglio crederci e non mi darò pace fino a quando ciò non accadrà. In questi anni la mia famiglia è sempre stata al mio fianco nel bene e nel male, mi ha supportata nei momenti di sconforto e mi ha dato la forza per credere che in fondo al tunnel una luce ci fosse sempre, mi ha accompagnata fino alla maggiore età rendendomi consapevole ed indipendente nelle decisioni che riguardano la mia salute e la mia persona. Voglio riprendermi la salute, voglio stare bene e lotterò fino alla fine perché ciò possa accadere. Voglio ringraziare pubblicamente tutte le persone che mi hanno supportato in questi mesi difficili. Grazie alle vostre generose donazioni, alla vostra disponibilità e al vostro supporto morale, ho potuto affrontare le difficoltà che si sono presentate in questi ultimi mesi con maggiore serenità e determinazione. In particolare, desidero ringraziare i Comuni che mi hanno offerto il loro aiuto, le associazioni che si sono attivate per raccogliere fondi, le aziende che hanno donato beni o servizi, i locali commerciali che hanno ospitato le mie iniziative e tutte le singole persone che mi hanno offerto un sostegno concreto o un sorriso. Solidale».

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