Turismo accessibile in Piemonte: ecco “Via Francigena For All”
Il progetto si rivolge a persone con disabilità e riguarda i tratti dell'itinerario Canavesano Ivrea-Viverone e la variante della Valle di Susa Villar Focchiardo-Avigliana
Si chiama “Via Francigena For All” e intende realizzare un turismo maggiormente accessibile, rivolgendosi alle persone con disabilità. Il progetto, presentato nel 2022 in occasione di un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato costruito sul filo conduttore di un importante cammino storico, itinerario culturale del Consiglio d’Europa: riguarda i tratti dell'itinerario Canavesano Ivrea-Viverone e della variante della Valle di Susa Villar Focchiardo-Avigliana della Via Francigena, oltre ai territori limitrofi con la relativa offerta turistica di tipo culturale, naturalistica, sportiva ed enogastronomica. Il tutto si inserisce in un’ottica di innovazione che guarda ad esperienze inclusive a 360°.
Turismo accessibile e “Via Francigena For All”
L’obiettivo è creare una fruibilità dei percorsi a largo raggio, a servizio di un target ampio: dalle persone con disabilità fisico-motoria o cognitivo-intellettive e sensoriali, agli anziani; dalle famiglie con bambini piccoli, fino alle persone con problemi cronici di salute. Siamo di fronte ad un vero e proprio progetto pilota a livello europeo. Attualmente ci troviamo nella fase di realizzazione: 1,6 milioni di euro di fondi statali si stanno utilizzando per adeguare strutture e percorsi e renderli maggiormente accessibili alle persone con disabilità.
I contenuti del progetto
Ma non solo: le attività in corso prevedono anche la messa a sistema delle realizzazioni e delle buone pratiche già esistenti per l’accoglienza e l’ospitalità di persone disabili, l’adeguamento delle infrastrutture e dei siti web turistici, l’organizzazione dei servizi accessibili, la formazione degli operatori turistici e della ricettività, la creazione di esperienze turistiche accessibili, la costruzione di un sistema d'accoglienza completo in tutte le sue componenti dedicato al target interessato, ai gruppi e alle famiglie. Importante anche l’aspetto dell’attivazione dei tirocini lavorativi nel settore turistico per persone con disabilità con il supporto dell’Agenzia Piemonte Lavoro.
Regione Piemonte e gli altri soggetti coinvolti
Chi c’è dietro al progetto “Via Francigena For All”? L’ente capofila è la Regione Piemonte, attraverso la Direzione regionale Coordinamento Politiche e Fondi Europei - Turismo e Sport, con i partner di progetto Agenzia di promozione e di accoglienza turistica locale Turismo Torino e Provincia e Regione Ecclesiastica Piemonte con la Consulta Regionale per i beni ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta e il supporto di Visit Piemonte. Sono poi coinvolti nella realizzazione progettuale enti ed associazioni che fanno parte del tavolo regionale per il Turismo Accessibile, in particolare Unione Italiana Ciechi e Ente Nazionale Sordi e Strutture regionali degli Assessorati con deleghe alle politiche sociali e lavoro. A questi si aggiungono Agenzia Piemonte Lavoro, Club Alpino Italiano - Montagna Terapia, ASL TO – Centro Regionale Autismo, Amministrazioni locali.
“Chiese a porte aperte”
Infine è bene ricordare che una delle sfide di “Via Francigena For All” è rendere maggiormente accessibili i luoghi culturali presenti sui due tratti della via Francigena interessati. Il progetto intende rendere fruibili 20 luoghi culturali 365 giorni l’anno dalle 9 alle 18, ponendo attenzione al miglioramento dell’accessibilità per tutti, fisica, dove si potrà, e cognitiva. Per raggiungere questo obiettivo, sarà utilizzato il know how sviluppato da “Chiese a porte aperte”, un sistema unico in Italia di prenotazione, apertura e narrazione automatizzata, tramite smartphone del patrimonio culturale ecclesiastico. All’interno di ciascuna chiesa è previsto un sistema di guida composto da musica, luci direzionali e narrazione in italiano, inglese, francese e in LIS, grafica visivo-tattile, schede tradotte in CAA (comunicazione alternativa aumentativa).