L'organizzazione di San Savino va a Elvio Gambone, lo sfogo di Galletto
Deluso Renzo Galletto dell’associazione Festa e Fiera preoccupato per la sicurezza degli animali: «I cavalli in piazza Freguglia, sul cemento, come fa il circo Togni...»
L'organizzazione di San Savino va a Elvio Gambone, lo sfogo di Galletto
L'organizzazione di San Savino va a Elvio Gambone
L’organizzazione di San Savino è stata affidata per 3 anni alla cordata di Elvio Gambone. Renzo Galletto, presidente dell’associazione Festa e Fiera di San Savino, non nasconde la sua delusione. Nella scelta avrebbe dovuto «pesare» anche e sopratutto l’affidabilità, la serietà ed il «curriculum» dei candidati, anche perché con un direttore artistico conta maggiormente il programma.
Una relazione "stringata"
«L'ho saputo ufficiosamente il 9 aprile dagli uffici comunali – spiega Galletto – Poi alla conferenza stampa per la presentazione del Parco dei 5 laghi ho parlato con il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, che ha confermato l’affidamento a Elvio Gambone, trincerandosi dietro il fatto che è una scelta della commissione tecnica. Ha detto che nel punteggio ha prevalso il fatto che noi abbiamo presentato una cosa stringata - precisa Galletto - Noi abbiamo scritto che negli ultimi 5 anni, quattro edizioni le abbiamo organizzate noi. Sapete chi siamo e cosa abbiamo fatto. Che altro curriculum avremmo dovuto presentare? Gambone ha presentato una relazione di 50 pagine di cose che vuole fare.
Cavalli al parco Dora
«Mi hanno detto è che la prerogativa del sindaco “i cavalli al parco Dora” (che è quello che abbiamo chiesto noi). Sembra che Gambone lo abbia accettato ma con una forma di supporto, più che di priorità. Una specie di stallaggio al parco Dora e i cavalli in città. Gambone ha sempre sostenuto che i cavalli vanno in piazza Freguglia. Che bisogna portare terra nella piazza, sporcare e far correre i cavalli sul cemento, come fa il circo Togni – continua Galletto – La domanda che ci si doveva porre è: Ivrea è la città di cavalli o dei cavalli in città? Storicamente la vocazione di questo luogo da duemila anni sono i cavalli. Noi volevamo creare le condizioni che fossero più consone alla salute degli animali. Se vogliamo realizzare una fiera che non sia una festa locale ma che abbia le dimensioni di una festa nazionale occorre creare un'area fieristica. Con la passerella occorrono meno di 4 minuti da piazza Fraguglia al parco Dora. Adesso solo perché c'è il direttore artistico quello che conta è il programma e non i cavalli che dovrebbero essere al centro dell'evento?».
Lo sfogo di Galletto
«Oggettivamente quello che è successo è una stupidaggine, io posso scrivere cento cose ma il punto, il nocciolo della questione, è la credibilità di queste cose che sono state scritte. Sanno tutti chi è Gambone. Con il nostro curriculum, che altri non hanno in termini di credibilità, noi davamo più garanzie di continuità e soprattutto di sicurezza per la città – e amaramente conclude – Mi dispiace solo per i miei compagni che sono il fior fiore dei professionisti e dei volontari. Tutti di un certo peso. Sono molto dispiaciuto perché ho realizzato il primo San Savino senza nemmeno un soldo. Una festa senza etichette politiche, una festa religiosa e civica. Su queste premesse abbiamo costruito un rapporto di fiducia con il Vescovado, con l’Amministrazione, con carabinieri, polizia, finanza. Però, dopo San Savino (l’edizione di questo anno) verificheremo cosa è stato fatto».