Il progetto

Villa Caviglietto a Leini ospiterà i senza tetto

L’intervento di ristrutturazione sarà finanziato con fondi Pnrr, per un investimento di circa 1 milione e 90 mila euro

Villa Caviglietto a Leini ospiterà i senza tetto
Pubblicato:

Villa Caviglietto a Leini diventerà un centro servizi per il contrasto alla povertà e al disagio abitativo.

Villa Caviglietto

Sopralluogo tecnico per l’avvio dei lavori di trasformazione di Villa Caviglietto, posta nell’omonima via, che ospiterà un centro servizi per il contrasto alla povertà, un servizio di prossimità per il contrasto della grave vulnerabilità sociale, rivolto in particolare alle persone adulte senza dimora o a serio rischio di perdita dell’abitazione e di grave emarginazione. l’incontro tra il sindaco e presidente dell'Unione Net Renato Pittalis e il direttore Unione NET Stefano Maggio è avvenuto la mattina di martedì 23 aprile.

Contro l'emergenza abitativa

L’antica Villa, ormai in disuso e di proprietà comunale a seguito del lascito della famiglia (già sede del Comitato leinicese della Croce Rossa), è stata messa a disposizione dell’Unione Net dall’amministrazione comunale per trasformarla in una “stazione di posta”, ossia un luogo di prima accoglienza per tutte quelle persone che perdono improvvisamente la propria abitazione e non hanno un altro alloggio in cui poter essere ospitate. Capita sempre più spesso, infatti, che per ragioni diverse, alcuni cittadini si trovino in uno stato di difficoltà momentanea e che abbiano necessità di un luogo sicuro, protetto, nel quale essere accolti per un breve periodo della loro vita.

L'intervento

L’intervento di ristrutturazione sarà finanziato con i fondi del Pnrr (saranno investiti 1 milione e 90 mila euro), nell’ambito della Missione 5, ossia quella dell’inclusione e coesione e in particolare delle componente 2 e della sottocomponente 1, ossia per la creazione di infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore e servizi sociali, disabilità e marginalità sociale. «Villa Caviglietto, che verrà ristrutturata per diventare un punto di riferimento per le persone senza fissa dimora – spiega il sindaco Pittalis - è volta al sostegno delle fasce più deboli ed emarginate, sia dal punto di vista dell’accoglienza immediata che dell’inserimento nei servizi pubblici capaci di aiutarli in modo duraturo ad uscire dalla loro condizione di fragilità e precarietà. In questo caso, i frutti si raccoglieranno tra qualche anno, ma una buona amministrazione non deve limitare la sua azione al mandato elettorale, deve invece puntare al bene comune anche a lungo termine, programmando e pianificando gli interventi che sono necessari, senza lesinare forze e risorse. Inoltre, è un orgoglio restituire alla comunità un bene storico come questo, in un contesto di opere di maggior inclusione sociale».

Seguici sui nostri canali