Scandalo a Leini: mentre traportano i malati oncologici chiedono il voto
Campagna elettorale inquinata. La direzione Faro-Samco assicura provvedimenti
Scandalo a Leini: mentre trasportano i malati oncologici chiedono il voto. La direzione Faro-Samco assicura provvedimenti.
Scandalo a Leini
A poche ore dalla conclusione della campagna elettorale per l'elezione del sindaco di Leinì, Roberto Borla, uno dei volontari dell'associazione Faro-Samco, ha pubblicato un post su Facebook che ha sollevato forti polemiche. Nel suo messaggio, Borla ha denunciato un comportamento che ha definito "raccapricciante", rivelando come alcuni volontari abbiano utilizzato i servizi e i mezzi dell'associazione per fare campagna elettorale. "Tra 47 ore terminerà la campagna elettorale per l'elezione del sindaco della mia città - ha scritto ieri su Facebook. Io sono stato in silenzio senza mai dire nulla, facendomi una mia opinione personale. Ma ora mi ha dato particolarmente fastidio vedere volontari che utilizzano i servizi e i mezzi della Faro-Samco per distribuire i propri santini elettorali e biro con nomi di candidati ai pazienti trasportati mi ha dato davvero fastidio".
Contro il Codice Etico dell'associazione
L'associazione Faro-Samco, conosciuta per il suo impegno nel fornire trasporti gratuiti ai malati oncologici, è stata sempre considerata un esempio di altruismo e dedizione. Per queste ragioni Borla ha espresso il suo disappunto per l'uso del sodalizio a fini elettorali, un comportamento che contrasta fortemente con i valori e l'etica del volontariato e di Faro-Samco e dei suoi componenti. Nonostante la direzione dell'associazione abbia chiaramente comunicato a tutti i volontari che tali azioni erano vietate, l'incidente si è ripetuto per ben due volte. “Ero stato informato, senza rilevanze oggettive, di alcune anomalie – spiega il Direttore Generale del sodalizio Luigi Stella. Per questa ragione avevo, in via preventiva, effettuato un richiamo a tutti i dipendenti e ai volontari ricordando che la Fondazione è apartitica e che ha un suo Codice Etico comportamentale da rispettare. Quando poi, mi sono state sottoposte le evidenze oggettive, ho deciso d’intervenire e di avviare un procedimento disciplinare interno. Ho, ovviamente, effettuato un ulteriore richiamo generale a tutti e una comunicazione mirata dall’astenersi da qualsiasi azione di propaganda e, in aggiunta, ho convocato una riunione da tenersi a Chivasso subito dopo le votazioni di sabato e domenica per non inquinare le elezioni, volta a richiamare tutti alle responsabilità che si assumono quando si decide di far parte di un sodalizio come il nostro. Questa vicenda mi rammarica molto e anche se abbiamo provato a bloccarla, qualcuno non ha inteso comprendere”.
Fuori la politica dal volontariato
Per questa ragione la Fondazione Faro-Samco, a tutela della propria immagine, ha già dato mandato ai propri legali di valutare eventuali azioni nei confronti dei trasgressori delle regole del Codice Etico dell’associazione. "Chi fa volontariato dovrebbe donare qualcosa di se stesso per aiutare i malati, non approfittare di questo per raccogliere voti e preferenze" ha sottolineato Borla nel suo messaggio su Facebook, stigmatizzando il comportamento denunciato e che è ancora più grave vista la condizione di fragilità fisica e psicologica del malato oncologico. La denuncia di Borla ha scatenato, com’era prevedibile, una serie di reazioni tra i cittadini di Leini, molti dei quali hanno espresso solidarietà e sostegno per le sue parole. "Vinca il migliore, ma se decidete di fare volontariato, fatelo seriamente e non utilizzate la Faro-Samco per i vostri scopi personali - ha concluso Borla nel suo post”.