Consiglieri di minoranza si dimettono ancora prima di entrare in carica
La decisione di Marina Carlevato e Bruno Peila
Consiglieri di minoranza si dimettono ancora prima di entrare in carica: il caso a Colleretto Castelnuovo
Consiglieri di minoranza si dimettono
A Colleretto Castelnuovo il nuovo mandato amministrativo comincia nel segno della polemica, strascico di una sfida elettorale dai toni non proprio distesi. Aldo Querio Gianetto, riconfermato sindaco, dovrebbe presiedere a un consiglio comunale che, in base al conteggio delle preferenze, sarebbe formato in maggioranza da Gianni Gai, Alessio Mazzucato, Massimo Ghella, Elizabeth Clair Millar, Iryna Lavrova, Fabio Giovannone e Ancuta-Ionela Vicovan e in minoranza da Marina Carlevato, Bruno Peila e Fabio Novaria... se non fosse che Carlevato e Peila hanno già rassegnato le dimissioni, ancora prima della composizione ufficiale del parlamentino. Un gesto stigmatizzato dal primo cittadino: «A mio avviso questo dimostra il loro impegno nel sostenere le idee con le quali sono andate a chiedere il voto a tutti gli abitanti di Colleretto per tre volte consecutive», ha commentato sarcasticamente Querio Gianetto.
Le motivazioni
A spiegare le motivazioni della scelta è stata la stessa Carlevato, candidata sindaca alle ultime elezioni con la lista Uniti per Colleretto: «In primis vogliamo ringraziare quei cittadini collerettesi che, con il loro voto, hanno voluto esprimere la loro fiducia nei confronti della nostra lista. Dopo aver attentamente valutato la situazione abbiamo deciso di rassegnare le dimissioni perchè negli anni passati nei banchi della minoranza le nostre proposte, i nostri suggerimenti non sono praticamente mai stati ascoltati, raramente qualche componente della maggioranza ha avuto il coraggio di esprimere opinioni anche quando gli argomenti trattati erano palesemente in contrasto con la realtà dei fatti. Con il nostro programma avremmo voluto cambiare, migliorare e rendere nuovamente attrattivo il nostro paese, il nostro era un programma ambizioso anche se non privo di ostacoli visto che la maggioranza non ha voluto cogliere la grande opportunità di poter fruire di fondi Pnrr messi a disposizione da diversi bandi, non solo come singolo Comune, ma anche come Comune afferente l’Unione Montana Valle Sacra. Siamo perfettamente consapevoli che con la maggioranza non esiste possibilità di dialogo, e senza un dialogo democratico e partecipativo non c’è alcuna possibilità di costruire un futuro migliore per il nostro paese. In totale accordo, lasciamo il posto a chi della nostra lista vorrà comunque sedere nei banchi della minoranza, magari volti nuovi verranno maggiormente ascoltati e considerati».