Il meteo colpisce anche il commercio locale: stagione in ritardo e perdite fino al 30%
Negozi mezzi vuoti nei fine settimana e vendite in calo a causa del persistente maltempo
Il meteo colpisce anche il commercio locale: negozi mezzi vuoti nei fine settimana a Rivarolo e in Canavese e vendite in calo a causa del persistente maltempo.
Il meteo colpisce anche il commercio
Il maltempo che ha colpito il Nord-Ovest italiano e anche il Canavese nelle ultime settimane - e, neanche a farlo apposta, spesso e volentieri proprio nei weekend - non solo ha provocato innumerevoli danni di tipo materiale a strutture, edifici, vegetazione e veicoli, ma ha anche avuto notevoli ricadute negative sul commercio di vicinato. Proprio in un periodo dell’anno in cui, solitamente, le persone tendono ad uscire di più di casa, e di conseguenza a spendere di più, le condizioni atmosferiche hanno giocato decisamente a sfavore di tutti quegli esercizi che in estati «normali» avrebbero giovato delle calde temperature. Che per l’appunto finora tanto calde non sono state, anzi.
Stagione in ritardo
E a confermare questa che sembra essere un’assunzione di semplice buon senso è il presidente dell’Associazione Commercianti di Rivarolo Massimo Testa: «Non stiamo parlando di un problema delle ultime settimane, ma almeno degli ultimi due mesi - spiega Testa, che è anche membro di Ascom Moda Torino, dunque ha un punto di vista privilegiato anche sulla situazione provinciale del settore - La stagione primavera-estate in pratica sta partendo adesso, con un grande ritardo. Di certo si tratta di una delle peggiori stagioni a livello di vendite, almeno dal post-Covid in poi». D’altra parte, aggiunge il presidente Ascom, bisogna sempre tenere a mente una distinzione tra il prima e il dopo pandemia, considerate come due «ere» del tutto diverse. «Il primo anno dopo il Covid c’è stato un grosso incremento perché la gente aveva di nuovo voglia di girare e comprare, poi si è andati verso una sorta di stabilità dei consumi e quest’anno invece la freccia punta in basso».
Ora si spera nei saldi
Ma a quanto ammonta l’entità del danno economico causato dal maltempo, con tutto ciò che ha comportato? «Dipende dall’attività a cui si fa riferimento - risponde Testa - C’è chi ha perso un 10% dei guadagni, chi il 20%, chi anche il 30%. Dati precisi al momento non sono facili da ricavare».
Non tutto è perduto, però, per il commerciante rivarolese, che resta comunque ottimista circa gli andamenti delle prossime settimane: «L’inizio del periodo dei saldi è stato buono, nel primo weekend si sono registrati acquisti con scontrino medio anche piuttosto alto. Credo che ciò dipenda dal fatto che le persone abbiano comprato poco in primavera e ne approfittino ora con i saldi per acquistare qualche capo in più, questa almeno è la mia ipotesi. Poi, ripeto, la stagione estiva sta partendo solo adesso, il bilancio sui saldi lo potremmo fare con cognizione di causa solo tra qualche settimana. Fermo restando che per un commerciante vendere le merci solo in saldo è penalizzante, perché non si ha più quel margine di guadagno che gli consenta di rientrare in tutte le spese e quindi, in fin dei conti, di sopravvivere come esercizio».