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Passi avanti in Canavese per il distretto del cibo

Il Distretto coinvolge partner privati come il CAPAC, le tre organizzazioni agricole di categoria, il Comprensorio irriguo di secondo livello del canavese e pubblici con 9 Comuni capofila sui 78 del territorio Canavesano, l’Università di Torino-Dipartimento Scienze Agricole e Forestali oltre che la Città metropolitana di Torino

Passi avanti in Canavese per il distretto del cibo
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Passi avanti in Canavese per il distretto del cibo. Il Distretto coinvolge partner privati come il CAPAC, le tre organizzazioni agricole di categoria, il Comprensorio irriguo di secondo livello del canavese e pubblici con 9 Comuni capofila sui 78 del territorio Canavesano, l’Università di Torino-Dipartimento Scienze Agricole e Forestali oltre che la Città metropolitana di Torino.

Passi avanti in Canavese per il distretto del cibo

Passi avanti in Canavese per rendere operativo il Distretto del cibo: lo ha detto la consigliera di Città metropolitana delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano intervenendo a Rivarolo Canavese al convegno “Agricoltura e produzioni di qualità” nel Parco Meaglia del Castello Malgrà, in occasione della 440^ Fiera agricola e mostra zootecnica durante le celebrazioni della Festa patronale di Sa Giacomo organizzata dal Comune di Rivarolo.

9 Comuni capofila

“Il Distretto coinvolge partner privati come il CAPAC, le tre organizzazioni agricole di categoria, il Comprensorio irriguo di secondo livello del canavese e pubblici con 9 Comuni capofila sui 78 del territorio Canavesano, l’Università di Torino-Dipartimento Scienze Agricole e Forestali oltre che la Città metropolitana di Torino” ha detto Cambursano, ricordando che il percorso verso la richiesta di riconoscimento del “Distretto del Cibo della Pianura Canavesana e Collina Torinese” ha preso avvio nella primavera 2022 grazie ad un primo confronto informale tra la Città Metropolitana di Torino e alcuni attori chiave del sistema agricolo e agroalimentare canavesano sul tema del cambiamento climatico e sui possibili impatti di questo fenomeno sulle pratiche colturali e, in particolare, sulla gestione dell’irrigazione nei settori più idroesigenti, come quello cerealicolo.

Tre assi principali di azione

Il Distretto della pianura Canavesana in particolare si concentrerà sul tema del risparmio idrico a favore delle colture agricole, soprattutto cerealicole, potendo raccogliere fondi pubblici per realizzare anche investimenti infrastrutturali: “Il piano indica che il Distretto ha tre assi principali di azione – ha aggiunto la consigliera Cambursano, che è anche sindaca del Comune di Strambino - il primo per la promozione delle produzioni di qualità, il secondo per l'innovazione tecnologica e agricola, con particolare riferimento al risparmio idrico in ambito cerealicolo, il terzo per costruire il distretto con azioni di formazione e scambio di informazione/animazione”.

Bando Next Generation UE

“Grazie al supporto garantito da Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando Next Generation UE – ha aggiunto – abbiamo avviato un percorso di animazione strutturato, per individuare i soggetti interessati ad aderire al Distretto in qualità di soci promotori, definire i contenuti dell’Accordo tra gli stessi e, soprattutto, elaborare un Piano di Azione: è emersa la ricchezza del sistema agricolo e agroalimentare locale e la necessità di valorizzare le filiere alimentari e del territorio nel suo complesso”.

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