In pochi giorni allontanato dal Pronto il dottore che fu «bersaglio» de Le Iene
Vieri Riccioni nel 2019 era stato al centro di un’inchiesta del noto programma tv
In pochi giorni allontanato dal Pronto il dottore che fu «bersaglio» de Le Iene. Vieri Riccioni nel 2019 era stato al centro di un’inchiesta del noto programma tv.
Allontanato dal Pronto il dottore «bersaglio» de Le Iene
Il Comitato per la Sanità Pubblica ha acceso i riflettori su una vicenda controversa a Cuorgnè, con un post sui social media. All'inizio di agosto, un medico già noto per essere stato protagonista di un servizio televisivo delle Iene nel 2019, è entrato in servizio presso il Pronto Soccorso di Cuorgnè. Il dottor Vieri Riccioni era stato accusato, durante il servizio, di prescrivere falsi esami per richiedere pagamenti in nero a pazienti stranieri. La sua presenza in ospedale ha sollevato immediatamente polemiche.
La reazione dell'ASL TO4
Pochi giorni dopo la pubblicazione del post del Comitato, il dottor Riccioni non era più operativo in Canavese. L'azienda sanitaria non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, limitandosi a confermare attraverso il dottor Paolo Baron, Direttore della Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza (MeCAU) di Ivrea e Cuorgnè, che il medico "non collabora più con l’Asl TO4". Il commento, seppur stringato, ha alimentato ulteriori dubbi e speculazioni sulla gestione della situazione.
L'allontanamento
Riccardo Tessarini, coordinatore del Comitato per la Sanità Pubblica, ha spiegato come il comitato abbia sollecitato l'ASL TO4 a verificare le "peripezie" del medico. Dopo i controlli, si è scoperto che l'inchiesta contro Riccioni era stata archiviata e che era idoneo a lavorare in pronto soccorso. Tuttavia, pochi giorni dopo, il medico è stato "allontanato" dal suo incarico, generando ulteriore imbarazzo sia per l'ASL TO4 che per la ditta fornitrice dei medici.
La posizione del Gruppo Medical Line Consulting
Il Gruppo MLC, responsabile dell'invio del dottor Riccioni a Cuorgnè, ha fornito una versione diversa. Attraverso il portavoce Alessandro Astorino, ha sottolineato che la loro procedura di verifica sui medici è sempre molto rigorosa. Riccioni, regolarmente iscritto all'Ordine dei Medici, ha operato nel rispetto delle leggi. Tuttavia, per garantire un ambiente sereno e concentrato, il gruppo ha deciso di comune accordo di interrompere la collaborazione con il medico, data la crescente pressione mediatica.
Le critiche alla Gestione della Sanità Pubblica
Per Riccardo Tessarini, il caso Riccioni rappresenta solo la punta dell'iceberg. La vera questione risiede, secondo lui, nella gestione della Sanità Pubblica da parte della Regione Piemonte e delle Direzioni ASL. Tessarini denuncia lo spreco di denaro pubblico per pagare medici esterni, noti come gettonisti, senza garantire una continuità assistenziale adeguata per i cittadini.