in consiglio comunale

A San Francesco al Campo la Minoranza polemica sui soldi stanziati per l'edificio della Polizia Locale

Oltre ai vigili urbani spazio anche all’archivio comunale e ad alcune associazioni a sfondo sociale

A San Francesco al Campo la Minoranza polemica sui soldi stanziati per l'edificio della Polizia Locale
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La “casa” della Polizia Locale sarà pronta nel 2025 ma l’opposizione contesta: «I soldi stanziati non basteranno...». Oltre ai vigili urbani spazio anche all’archivio comunale e ad alcune associazioni a sfondo sociale

Minoranza polemica sui soldi stanziati per l'edificio della Polizia Locale

La casa della Polizia Locale sarà pronta nel 2025. Almeno queste sono le intenzioni dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Enrico Demaria: «Entro la fine dell'anno contiamo di aver finito i lavori. Il progetto è stato approvato e, a breve, sarà indetta una gara d’appalto. Nel mese di settembre conosceremo il nome della ditta che effettuerà gli interventi di ristrutturazione. Queste attività vanno svolte nei tempi previsti, pena la perdita del contributo regionale».

Le osservazioni dell'Opposizione

Nell'ultimo consiglio il tema è stato ampiamente dibattuto. Dopo un mese, le osservazioni non sono cambiate. Afferma il capogruppo d'opposizione Noemi Castagneri: «Quella casa si sarebbe potuta destinare ad altre attività, magari riservandola alle fasce più deboli della popolazione. Ci hanno detto che sono state vagliate mille ipotesi per trovare altre soluzioni. Ma ormai continueranno su quella strada». Aggiunge il collega Sergio Colombatto: «Non è mai stato mostrato un progetto. In venticinque anni d'attività pubblica mai un cantiere si è chiuso con la stessa previsione di spesa con cui era stato presentato. I 200 mila euro stanziati non basteranno e ci si dovrà adeguare. Oppure lasciare incompiuto, allargando alle associazioni e puntando sul sociale. La sua posizione è infelice. La Polizia Locale deve restare nel palazzo civico perché dispone già di ampi spazi. In altre città del Canavese, come Cuorgnè, si è atteso anche un decennio per trovare la giusta destinazione. Si sarebbe potuta coinvolgere Libera».

La risposta del sindaco

Replica il primo cittadino: «La Giunta precedente ha preparato tutta una serie di atti amministrativi e, se rinunciassimo, perderemmo i contributi. Si sono vagliate tutte le possibilità. Al piano terreno prevederemo lo spostamento dell'archivio comunale. Su l'intero primo piano ci sarà il comando Polizia Municipale e nel sottotetto ci sarà posto per qualcosa dedicato ad associazioni a sfondo sociale. In tal modo verranno soddisfatte anche le richieste della minoranza consiliare, vagliando tra le proposte delle varie realtà aggregative che si occupano di sociale».

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